Lunga intervista concessa da Ernesto Pellegrinial Corriere della Sera. L'ex presidente dell'Inter, lunedì, compirà 80 anni e la sua gestione rimarrà impressa nel cuore e nella mente dei tifosi nerazzurri:
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Pellegrini: “San Siro come la Scala, non va abbattuto. Inter, ho un solo rimpianto: potevamo…”
L'ex presidente ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera
«Ho un rimpianto: potevamo vincere di più, dopo quello dell’89, considero moralmente dell’Inter lo scudetto ’91-’92. Dopo la partita persa con la Fiorentina mi telefonò a casa Zeffirelli: presidente, le stanno rubando uno scudetto...».
NACKA SKOGLUND - «Lo vedevo in piazza Mercanti dove andava a farsi lucidare le scarpe e mi luccicavano gli occhi per l’emozione»
PRESENTAZIONE A FRAIZZOLI - «Sono un giovane imprenditore che gestisce Villar Perosa, ma il mio cuore è nerazzurro.... Prenderne il posto è stato come toccare il cielo. Ci siamo accordati con una stretta di mano. Basta questo, mi disse. Sapevamo entrambi che la parola data è un valore».
EMOZIONI E DELUSIONI - «A San Siro ogni volta che ci torno il cuore batte forte. È la mia seconda casa. Mi ha commosso l’applauso dei mille tifosi alla ripresa del campionato, mentre passavo sotto le tribune. È stato un regalo».
ABBATTERE SAN SIRO - «Assolutamente no. San Siro è un monumento che parla, come la Scala. È la nostra storia».
MOTIVO DELLA CESSIONE DELL'INTER NEL '94 - «Sarà uno scoop, glielo dirò un altro 14 dicembre, quando compirò 90 anni»
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