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Pellizzari: “Optì Pobà  e filippino. Il calcio italiano indietro di 30 anni. Forse…”

Prima era stata la frase su Optì Pobà e le banane. Poi era spuntata quella di Lotito su Marotta e infine Ferrero che ha dato del filippino a Thohir. Tommaso Pellizzari, giornalista del Corriere della Sera, parla proprio di questo in un suo...

Eva A. Provenzano

Prima era stata la frase su Optì Pobà e le banane. Poi era spuntata quella di Lotito su Marotta e infine Ferrero che ha dato del filippino a Thohir. Tommaso Pellizzari, giornalista del Corriere della Sera, parla proprio di questo in un suo articolo e scrive: "Il calcio italiano sta piano piano tornando indietro di almeno trent’anni. Con una differenza: che negli anni 80, almeno, era un calcio capace di vincere un Mondiale e di attirare i giocatori migliori del mondo. Rispetto ad allora, dunque, l’unica cosa in comune rimasta è la poca dimestichezza (diciamo così) di alcuni suoi dirigenti con alcune tematiche delicate, tipo il razzismo o il rispetto della diversità. Perché di certo Tavecchio, Lotito e Ferrero non sono razzisti, ma hanno rilasciato dichiarazioni che hanno fatto credere che lo fossero. Il che non fa tanta differenza. Perciò, quando ci si interroga sulla crisi del calcio italiano, forse è iniziato il momento di non guardare solo ai bilanci, ai pochi introiti del merchandising e alla proprietà degli stadi. Ma di partire dalla qualità media dei dirigenti (o perlomeno di alcuni, non secondari)".