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Pellizzari: “Per rifare l’Inter non bastano 300 mln. Perisic? Neanche Mou, Pep e Klopp…”

Redazione1908

Il commento del giornalista del Corriere alle prospettive nerazzurre e al mercato necessario

"Tommaso Pellizzari, giornalista del Corriere della Sera, ha provato ad analizzare la situazione dell'Inter in campionato in ottica Champions League: "Se il campionato fosse finito domenica 28 gennaio, l’Inter si sarebbe qualificata per la Champions League." I nerazzurri, come anche i giallorossi, si sono infilati in un tunnel negativo: "In sostanza, nelle prossime 16 giornate potremmo assistere a un (non troppo) avvincente duello tra chi fra Inter e Roma fa meno peggio per conquistare il posto nell’Europa che conta. Un posto che ossessiona dirigenza, squadra e tifosi nerazzurri: come se da quello dipendesse la luminosità del futuro del club."

"L'Inter non è da quarto posto - "Se il campionato di Spalletti sta iniziando a somigliare pericolosamente a quelli precedenti di Mancini e Pioli, la ragione è ormai evidente a chiunque: la rosa dell’Inter non è da quarto posto (se non per limiti altrui). Se il quarto posto non arriva, non arrivano i soldi della Champions. Senza i soldi della Champions, non si può andare sul mercato per migliorare la rosa. Che non è da Champions, visto che un succedersi di buoni (se non ottimi) allenatori ha prodotto più o meno gli stessi risultati (al momento, Spalletti ha due punti in più di Pioli). E così via." Per spezzare il circolo vizioso ci vorrebbe la qualificazione in Champions League.

"Ma i soldi della qualificazione basterebbe a questa Inter per migliorarsi sul mercato? "La risposta è ovvia ed evidente, nel momento in cui è altrettanto evidente che non c’è allenatore al mondo (nemmeno Guardiola, Mourinho e Klopp messi insieme) in grado di trasformare Perisic in un giocatore decisivo in più di 15 partite a stagione. O di chiedere lo stesso a Brozovic per almeno tre. O di trasformare Candreva da buon giocatore a esterno che fa davvero la differenza. O di evitare che Icardi, se non segna, è come se non giocasse."

"Mercato: cosa serve per rifare la squadra? "Insomma, a occhio (e coi prezzi che girano), per rifare l’Inter potrebbero non bastare 300 milioni. Perché se le risposte che i nerazzurri danno sul campo continuano a essere sbagliate, forse sono sbagliate anche le domande. Sarebbe, insomma, il caso di smettere di chiedersi se l’Inter andrà in Champions. E iniziare, invece, a domandarsi cosa ci andrebbe a fare, con una rosa così (la deprimente esperienza in Europa League della scorsa stagione è piuttosto indicativa, in proposito). Se, insomma, l’Inter riuscisse a centrare l’obiettivo della proprietà cinese, sembra piuttosto azzardato ipotizzare che la campagna europea si riveli gloriosa e vincente, senza un investimento massiccio. Che però non arriverà, perché il governo cinese non vuole e il fair play finanziario nemmeno. Ed eccoci in un possibile secondo circolo vizioso. Dal quale l’Inter di certo non uscirà con l’ormai famoso mercato creativo fatto di prestiti più o meno onerosi. (Senza contare gli errori, più o meno enormi, che puntualmente si ripetono a ogni mercato nerazzurro). Potrà non piacere (e stimolare la miliardesima lamentazione sulla fine del romanticismo nel calcio): ma l’artigianato è incompatibile con certi livelli, cioè quelli del calcio europeo che conta. Avendo però chiaro che arrivarci è il punto di partenza. E che quello di arrivo, cioè restarci stabilmente, è ciò per cui è ora di iniziare a lavorare sul serio. Qualcuno lo ha spiegato alla proprietà cinese? E se sì, Suning lo ha capito?"

"(Corriere.it)