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Per Bertini Calciopoli è poca cosa: «La Juventus doveva essere il Diavolo ma…»

L’ex arbitro Paolo Bertini, cui era stato notificato un avviso di garanzia, 10 anni dopo lo scandalo Calciopoli, torna a parlare: «Una parte della mia vita è stata spazzata via. Lo sapevo anche dieci anni fa che ero innocente, ma ora è...

Lorenzo Roca

L'ex arbitro Paolo Bertini, cui era stato notificato un avviso di garanzia, 10 anni dopo lo scandalo Calciopoli, torna a parlare: «Una parte della mia vita è stata spazzata via. Lo sapevo anche dieci anni fa che ero innocente, ma ora è stato certificato pure dalla giustizia, tutta insieme, quella sportiva e quella penale. Bene, chi mi restituisce quello che ho perso? Calciopoli nasce perché la Juventus e i suoi dirigenti dovevano essere il Diavolo e invece l’unica partita diciamo così “certificata”, per la quale viene condannato un solo arbitro (De Santis, ndr) è Lecce-Parma, con la quale la Juventus non c’entra nulla. Mah... C’era una serie di rapporti, magari sconvenienti, ma c’erano e lo sapevano tutti. Perché con il sorteggio, con due designatori voluti da squadre diverse, era necessario tenere i canali di comunicazione aperti, ce lo disse direttamente il presidente Carraro. Io parlavo con i miei designatori tre, quattro volte a settimana. Eppure su 171mila telefonate ce ne fosse stata una.... E poi, vista la leggerezza con la quale parlavano di certe cose, possibile non parlavano anche del resto?».

(cds)