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Per Gian Luca Rossi sconfitta a Udine meritata…

Alessandro De Felice

Ecco di seguito il commento post partita del giornalista, e tifoso, Gian Luca Rossi.  Netta sconfitta dell’Inter a Udine: l’1-3 finale fotografa la grande prestazione dei friulani, praticamente perfetti nella ripresa, ma sancisce...

Ecco di seguito il commento post partita del giornalista, e tifoso, Gian Luca Rossi. 

Netta sconfitta dell'Inter a Udine: l'1-3 finale fotografa la grande prestazione dei friulani, praticamente perfetti nella ripresa, ma sancisce anche l'insufficienza della rosa nerazzurra, perché, al di là delle pesanti assenze di di Julio Cesar, Snejider e Milito, le seconde linee non sono assolutamente all'altezza.

Con questa Udinese, che scoppia di salute e di talento, probabilmente oggi avrebbe perso chiunque e speravo in un pareggio, malgrado il vantaggio interista al quarto d'ora su idea di Thiago Motta finalizzata da Stankovic.Eppure, subito dopo una respinta su corner, lo stesso Stankovic ha avuto la palla del raddoppio, sparata al volo e prodigiosamente alzata in angolo da Handanovic. In quattro minuti però l'Udinese ha ribaltato tutto prima con Zapata e poi con una punizione a giro del solito Di Natale, complice Castellazzi in giornata nera. L'Inter ha avuto ancora qualche opportunità due volte con Stankovic con Eto'o e con Cambiasso, ma col passare dei minuti i pericoli nerazzurri si sono ridotti ad attacchi in massa, col gioco friulano sempre più fluido e veloce. Eto'o, anche senza Milito, ha perseverato nel decentrarsi a sinistra senza trovare in Pandev una valida spalla. Poi in chiusura di tempo l'Inter avrebbe potuto anche beneficiare di un calcio di rigore per un calcione a Cambiasso in area friulana sfuggito all'arbitro Morganti, ma è cronaca prima ancora che recriminazione, perché nella ripresa i 3 punti l'Udinese li ha strameritati.L'Inter è di fatto sparita e i pericoli in area nerazzurra si sono moltiplicati fino al gol di Domizzi, che ha anticipato Castellazzi nell'uscita non certo felina, a poco più di venti minuti dalla fine.Sconfitta ineccepibile quindi, ma non ha grandi colpe Leonardo, poco aiutato dall'avvicendamento di Thiago Motta con Biabiany. Non c'era da esaltarsi prima parlando di rimonta e non a caso ho sempre parlato di rincorsa, e non bisogna abbattersi ora. Nel girone d'andata l'Inter ha 'regalato' due mesi di campionato alle rivali e ha girato a scartamento ridotto: se non altro con Leonardo l'Inter ha ritrovato morale e motivazioni, ma questo non basta. I problemi non si risolvono nel giro di un mese, ma in un campionato che continua a vivere sulle distanze più compresse del decennio, i giochi si faranno comunque in primavera e per ora conta restare nel groppone che insegue. Poi col ritorno della Champions, di Julio Cesar, Sneijder e Milito, tutto è ancora possibile.Contro il Palermo non ci saranno Chivu, Cordoba e Stankovic, tutti già diffidati e ammoniti a Udine, ma magari ci sarà qualcun altro, visto che sembra imminente l'arrivo di una punta di un certo peso. Qualcuno sostiene si tratti proprio del cileno dell'Udinese Alexis Sanchez, ma finché non lo vedo io non ci credo.