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Per l’Inghilterra meglio uno straniero: ecco perché. Mancini tra i candidati

L'ex tecnico nerazzurro potrebbe presto iniziare una nuova esperienza da ct

Alessandro De Felice

Dopo l'esperienza nerazzurra, Roberto Mancini è pronto a ripartire da un'altra panchina, probabilmente alla guida di una nazionale. L'Inghilterra deve gestire il dopo Allardyce e per il momento ha concesso la fiducia a tempo a Gareth Southgate, ex responsabile dell’Under 21. Secondo quanto spiega l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, però, le manovre per la scelta di un nuovo ct sarebbero in atto:

"La certezza è che le grandi manovre attorno alla panchina dell’Inghilterra sono tuttora in corso. C’è la candidatura di Southgate, sostenuta dalla federazione, che spera di cavarsela così, con la semplice promozione del responsabile dell’Under 21. Ci sono poi le aspirazioni di nomi importanti del panorama di casa – Alan Pardew ad esempio -. E ci sono le candidature straniere, dove gli allenatori in ballo sono Laurent Blanc, Jurgen Klinsmann e Roberto Mancini. Sabato la presenza di Mancio a Wembley non poteva passare inosservata. E nessuno, forse lo stesso Mancini, voleva conservare il segreto. Mancio è libero. La seconda avvenuta all’Inter lo ha allontanato spiritualmente dal calcio italiano. Tornare a lavorare in Inghilterra, tre anni dopo la conclusione dell’esperienza con il Manchester City, sarebbe il top. Io sono qui, guidare l’Inghilterra non mi spaventa: è il messaggio sottinteso di Mancini.

L’inchiesta del Daily Telegraph sulla corruzione del calcio potrebbe riservare nuovi colpi di scena. Altri nomi eccellenti potrebbero cadere nella rete. In questo caso, nomi e numeri alla mano, la scelta straniera diventerebbe quasi obbligata. Southgate ha molti alleati nella sua corsa: l’onore ammaccato del calcio inglese tifa per lui. Consegnare di nuovo la nazionale ad un ct straniero sarebbe vissuta come una nuova umiliazione. E allora, God save Southgate.

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