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Thohir festeggia il suo anno di Inter e lo fa con una vittoria molto significativa. Kiev porta bene ancora una volta, esattamente come in quel novembre del 2009. I nerazzurri guadagnano i tre punti nella gara più complicata del girone e compiono un passo significativo verso i sedicesimi. Il successo in terra ucraina è reso ancora più significativo dal pareggio tra Quarabag e Saint Etienne, i nerazzurri potrebbero chiudere il discorso qualificazione nelle prossime due gare.
La gara vede un'Inter a due facce, ma nonostante i ritmi bassi del primo tempo, i nerazzurri dimostrano solidità e ordine sul rettangono di gioco. Concesso poco e niente al Dnipro e Mazzarri riesce a togliersi due soddisfazioni in una sola occasione: battere Marckevych che aveva eliminato la sua Sampdoria ai sedicesimi d'Europa League e anche il Dnipro, che invece aveva sconfitto il Napoli, proprio mentre il tecnico di S.Vincenzo ne era alla guida.
La difesa: il pacchetto arretrato dell'Inter eguaglia il record raggiunto da Mourinho e mette nel mirino quello di Roberto Mancini, raggiunto nel 2007/2008, quando i nerazzurri riuscirono a non subire reti per 6 gare consecutive. Contro il Dnipro Mazzarri ha schierato il terzetto composto da Campagnaro, Vidic e Juan: reparto cambiato per 2/3 rispetto alla gara contro il Sassuolo, ma l'intesa tra gli uomini è sembrata essere impeccabile.
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