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Dal Torino a Roma e Atalanta, le reazioni alle parole di Agnelli. Percassi, telefonata allo juventino

Andrea Della Sala

Non sono passate inosservate le parole del presidente della Juve sui criteri di qualificazione alle competizioni europee citando l'Atalanta

Da Londra, ieri, il presidente della Juve Agnelli ha parlato in ottica di una Super Champions, commentando anche la partecipazione dell'Atalanta all'attuale Champions.

Una visione che ha scatenato una sollevazione: 201 club di 37 Paesi si sono già detti contrari, un coro condiviso da tutte le top leghe europee.

TORINO - Urbano Cairo è stato uno dei principali alfieri di questa protesta e non arretra dalle posizioni già spesso espresse: «Trovo abbastanza assurdo, in questo momento, che si torni sull’argomento. Non ci sono differenze rispetto a quanto abbiamo pubblicamente detto tante volte tra i vari eventi svolti in questo anno. Già la suddivisione delle risorse è spesso sproporzionata, una competizione di pochi eletti renderebbe i club ricchi ancora più ricchi, e aumenterebbe il gap con tutti gli altri con un grave danno per la competitività e lo spettacolo nei campionati nazionali. Quegli esempi emozionanti e virtuosi rappresentati nelle varie leghe europee da squadre come il Leicester, l’Atalanta e il Getafe rischierebbero di non vedersi più, perché la differenza enorme tra fatturati impedirebbe gli investimenti necessari per essere competitivi. Lo sport è competizione e deve esserci spazio per tutti. Se un grande club ha investito tanto ma non riesce a ottenere i risultati sperati, vuol dire che ha sbagliato qualcosa. Capita, ma non deve essere penalizzato chi invece ha fatto meglio. Se lasciamo le competizioni solo per alcuni club, eliminiamo l’essenza dello sport».

ATALANTA - "Le parole di Agnelli hanno scosso l’ambiente atalantino. Essere tirati in ballo, seppure in un discorso più ampio ma comunque con una tonalità che metteva in discussione il diritto dell’Atalanta a partecipare a una competizione in cui è oggi protagonista di un percorso brillante, ha lasciato profonda amarezza. Nel pomeriggio però una telefonata tra Agnelli e il presidente Percassi ha sistemato le cose: Agnelli ha chiarito che la sua intenzione non era quella di attaccare l’Atalanta, ma di evidenziare la necessità di rivedere il meccanismo di accesso alle coppe. Rapporto subito ricucito?", si legge su La Gazzetta dello Sport.

ROMA - L’altro club citato dal presidente della Juve è la Roma, che pur uscendo rafforzata dal concetto del presidente dell'Eca non entra nel merito dell’ampio discorso sulla Super Champions, ma rimarca un altro aspetto. «Al di là dell’accesso, sarebbe necessario rivedere l’applicazione del Financial Fair Play per chi, abituato a giocare in Champions, si ritrova dopo una stagione negativa a saltare la competizione - spiega il ceo Guido Fienga -. Diventa in quel caso quasi impossibile, perdendo 70 milioni di possibili ricavi, rientrare subito nei parametri del FFP. Sarebbe necessario avere più tempo per rientrare nei paletti posti dall'Uefa».