Scrive Rivista Undici a proposito del Mondiale di Perisic con la Croazia: "Il Mondiale ha fortificato Perisic perché lo ha visto come uno dei protagonisti principali, lo ha così convinto di essere un giocatore di massimo livello, in grado di competere per i trofei, e non solo ben figurare, come aveva fatto fino a quest’estate: da quando è all’Inter, infatti, non ha mai gareggiato per un titolo. Ed è indicativo il fatto che in Russia si sia messo in luce nei momenti di difficoltà della squadra, piuttosto che in quelli esaltanti: il leader è tale quando riesce ad isolarsi dai problemi, e, di più, a trascinare i compagni fuori dall’oscurità. Ciò che ha provato a fare contro il Torino, quando l’Inter era in confusione, riuscì due volte al Mondiale: contro l’Inghilterra, in una fase in cui la Croazia sembrava pagare le fatiche delle precedenti sfide prolungate ai supplementari, Perisic è salito in cattedra e ha segnato il gol dell’1-1 che ha poi invertito l’inerzia della partita, inclinandone il piano fino al 2-1 nei supplementari di Mandzukic. E poi di nuovo in finale contro la Francia ha siglato il momentaneo pareggio. Insomma, è stato decisivo nei momenti in cui era chiamato a misurarsi con una dimensione superiore e ignota, con il rischio di ritrovarsi inadeguato."
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