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Perisic e l’Inter, le tappe di una storia che può concludersi a fine stagione

Perisic e l’Inter, le tappe di una storia che può concludersi a fine stagione - immagine 1

L'esterno croato sta avendo una straordinaria costanza di rendimento, ma il suo contratto è in scadenza a giugno

Fabio Alampi

Protagonista assoluto di questa prima parte di stagione, Ivan Perisic sta vivendo un momento magico, "oscurato" tuttavia da quel contratto in scadenza a fine stagione che tutta l'Inter - da Inzaghi alla dirigenza, passando per i tifosi - vorrebbe vder prolungato. Il Giornale ripercorre le tappe della storia del croato in nerazzurro: "La storia di Perisic, nerazzurro in scadenza di contratto e per il momento nessuna voglia di rinnovarlo, è esemplificativa di come va il calcio ma anche di come lo si racconta".

"Fu Roberto Mancini a volere Ivan Perisic nell'Inter. Era l'estate del 2015 e il futuro ct campione d'Europa ne fece quasi una questione personale con Thohir, costretto - a campionato già cominciato - a pagare controvoglia 19 milioni al Wolfsburg, per accontentare il suo allenatore, ironia della sorte quello che poi meno ha avuto in cambio dall'esterno croato. Nei 4 campionati prima dell'arrivo di Conte (l'ultimo di Mancini, quello disgraziato dei 3 allenatori, i 2 di Spalletti) Perisic non ha mai sofferto di gravi infortuni, è sempre stato disponibile e quasi sempre ha giocato, segnando da 7 a 11 gol (due volte, peraltro).

[...] Eppure un giorno arriva Conte, lo manda in campo all'inizio del secondo tempo di un'amichevole d'estate contro il Manchester United (Singapore, 20 luglio 2019) e poi alla fine spiega: «Non penso sia adatto per fare il ruolo che gli chiedo. L'unico posto in cui può giocare in questo momento è quello di attaccante. In compenso ho visto Dalbert, che ha giocato una partita con grande applicazione». Insomma, stroncato dopo 45 minuti. Perisic infuriato e offeso, di Dalbert sappiamo. Croato al Bayern, brasiliano alla Fiorentina, prestato in cambio di Biraghi. Una stagione dopo, Perisic torna ad Appiano da campione di tutto, mentre Conte ha saputo a Villa Bellini che non avrà più nessuno, tanto meno Emerson, che chiede da un anno. Lavorare col croato e sul croato è un obbligo prima che una scelta e per fortuna (dell'Inter) stavolta Perisic ha più di un tempo in amichevole per dimostrare che uno come lui può fare anche quelle cose. Il resto è cronaca, anzi storia, per quanto minima".

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