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Gli ultimi giorni di mercato saranno molto movimentati in casa Inter. Perisic vuole partire, il croato ha già le valigie in mano; il club nerazzurro cercherà di accontentarlo, ma bisognerà sostituirlo adeguatamente. Da qui al 31 Ausilio e Marotta ci proveranno in tutti i modi, visto che ormai il croato è totalmente demotivato a continuare all'inter.
"La necessità di piazzarlo c’è, ma l’Inter può godere di una posizione di forza rispetto a Perisic. E il tempo può giocare a favore di una permanenza in nerazzurro. A Spalletti, poi, toccherà l’eventuale missione di recupero mentale. Contro il Toro il croato non è sceso in campo, ma galeotto non è stato il mercato, bensì un guaio alla tibia. E così è arrivata l’occasione per vedere all’opera Icardi e Lautaro Martinez insieme. Due con una grande intesa fuori dal rettangolo di gioco. Due amici, che insieme dal primo minuto diventano due corpi estranei. Estranei al gioco di un’Inter che, nella gelida notte del Grande Torino, non li ha nemmeno messi in condizione di far male. Il 3-5-2 iniziale non ha avuto efficacia. Così come i molteplici esperimenti della ripresa: prima Joao Mario dietro le punte, poi Nainggolan, per poi passare al 4-3-3 con Politano e infine al 4-2-4 con l’inserimento di Candreva. Ma l’espulsione di Politano ha fatto saltare ogni piano di rimonta. Spalletti le ha provate davvero tutte pur di esaltare la coppia che non scoppia, ma non ci è riuscito. Icardi e Lautaro Martinez ancora rimandati. Eppure il tecnico li difende in conferenza. Tutto dipende da Ivan. Mai come stavolta Ivan “il terribile”. Tentato dall’Arsenal, pronto a formalizzare un’offerta per un prestito a 5 milioni di euro con diritto di riscatto a 40. Si lavorerà sull’obbligo, si lavorerà per accontentare il ragazzo. Anche perché, il braccio di ferro, può creare danni irreparabili", si legge su Tuttosport
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