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Da qualche partita a questa parte Antonio Conte può contare su due giocatori completamente rinati: Christian Eriksen e Ivan Perisic. Il danese ha trovato quella titolarità che fino a due mesi fa sembrava un miraggio. Il croato invece ha avuto più chance rispetto al centrocampista, ma spesso ha offerto prestazioni non all'altezza. Adesso, però, la situazione è cambiata. Senza Hakimi squalificato, contro il Genoa il compito di spingere sull'acceleratore sarà affidato a lui. "Esame di laurea che non poteva arrivare in un periodo migliore per il croato, reduce da 4 gare consecutive giocate da titolare in campionato e determinante, con la propria fisicità, nelle vittorie su Fiorentina (a cui ha pure segnato), Lazio e Milan", sottolinea Tuttosport.
"Un prestito, quello in Germania, benedetto dai risultati e motivato a suo tempo dall’idiosincrasia dimostrata dall’interessato nel riciclarsi come esterno nel 3-5-2. Senza scomodare paragoni con Samuel Eto’o nel 2010, Perisic è riuscito a ritrovare nuovamente centralità nel progetto grazie al fatto di essersi presentato con un’altra testa rispetto a quella mostrata a Lugano nella prima estate di Conte. Un ruolo che, come dimostrato nelle ultime partite, era nelle corde di Perisic pure agli albori dell’avventura dell’ex ct a Milano: bastava solo cambiare il chip".
(Tuttosport)
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