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Perotti: “Potevo andare all’Inter? Mi chiamò Mancini, poi presero…”

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Le parole dell'ex attaccante di Genoa e Roma nell'intervista concessa ricordando le sue esperienze in Serie A
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Diego Perotti, ex fantasista ed esterno offensivo della Roma, è tornato a parlare della sua esperienza nella Capitale a Chiamarsibomber.com: "Io stavo bene al Genoa ma quando ti arriva la possibilità di fare il salto in una grande squadra non puoi rifiutare. Già nei primi anni al Siviglia, ero stato accostato alla Juventus e al Real Madrid, poi gli infortuni avevano fatto sfumare tutto.

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Resterò sempre grato al Genoa che ha creduto in me in un periodo negativo della mia carriera. Comunque il club ha preso 10 volte quello che aveva speso e io sono andato via l'ultimo giorno di mercato, nonostante la trattativa fosse in piedi da un mese. Gasperini mi chiamò in ufficio per chiedermi se volevo continuare a giocare rischiandomela, perché mi sarei potuto infortunare e far saltare la trattativa. Io gli diedi la mia disponibilità totale, ho dato tutto al Genoa fino all'ultimo giorno. Ho sempre portato rispetto al mister, alla società e ai tifosi. Capisco che i tifosi ci siano rimasti male, ma io ho sempre dimostrato di tenerci tanto al Genoa che rimane nel mio cuore".


È vero che la volevano Inter e Milan?

"Mi chiamò Roberto Mancini che, all'epoca, era l'allenatore dell'Inter e mi disse che mi voleva come seconda punta, che ero ideale per il suo modulo. Io gli risposi che ero interessato ma alla fine presero Eder. Quindi sono rimasto altri 6 mesi al Genoa finché non è arrivata la Roma".

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