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Nel suo editoriale per il Corriere dello Sport, Roberto Perrone ha commentato il definitivo addio all'Inter di Mauro Icardi. Queste le sue parole: "L’adieu di Mauro Icardi, in qualsiasi modo la pensiate, rappresenta una grande occasione perduta per l’Inter e per il calcio italiano. Giudicando la vicenda con le parole di Conte (Paolo), potremmo dire: è tutto un complesso di cose che fa sì che la faccenda finisca qui. Dopo un anno (un po’ meno, ma abbastanza da convincere il Psg) sociale di prova a Parigi, il prestito dell’attaccante argentino si è trasformato in un ingaggio permanente. Si chiude così, dopo diciotto mesi, una vicenda controversa, che in realtà era cominciata molto prima dell’arrivo di Beppe Marotta all’Inter. L’ex dirigente bianconero, per sua natura, è un mediatore.
Odia i muri, preferisce smussare gli angoli, così si passa meglio. Marotta prende posizione a Milano nel dicembre 2018 e si trova a gestire una situazione già esplosiva: Luciano Spalletti in rotta di collisione con il giocatore, Wanda Nara in tv opinionista appuntita, una frangia ostile alla famiglia Icardi nello spogliatoio. Non vogliamo sostenere le ragioni dell’uno e/o i torti degli altri. E viceversa. Noiosa e ininfluente la ricerca delle responsabilità. Come sempre, nessuno è immune da colpe, tutti hanno contribuito a generare l’occasione perduta. Specialmente con la gestione pregressa del giocatore, le poche regole enunciate, la mancanza di un confronto.
Icardi era una grande risorsa interista e un calciatore che ci sarebbe piaciuto vedere ancora nel calcio italiano anche se, come forse accadrà con Lautaro Martinez, trattenere un giovane campione irretito da uno di quei tre, quattro club europei dal fatturato prepotente, è molto difficile. Maurito avrebbe potuto andarsene anche senza tutto il bailamme interista del semestre gennaio-giugno 2018. Però, al di là dell’ultima parte della sua avventura nerazzurra, doveva essere sostenuto e aiutato a crescere fin dal suo arrivo a Milano. Si doveva trovare un equilibrio tra esigenze della squadra, del giocatore e, nel caso particolare, vista la presenza di Wanda Nara, dello show-business".
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