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Tra le pagine dell'edizione odierna del Corriere dello Sport, Roberto Perrone, giornalista, ha commentato così le dichiarazioni di Daniele Orsato sul contrasto Pjanic-Rafinha: "In Italia si parla troppo di arbitri. E ora parlano pure loro. Vedremo i prossimi interventi, ma non condividiamo l’entusiasmo dopo la confessione di Orsato a 90° minuto e di sicuro non lo condividono juventini, interisti e napoletani, più incazzati di prima per ragioni opposte. Di tutto quello che ha detto il nostro miglior fischietto, infatti, non è rimasto nulla se non l’ammissione che non estrarre il secondo giallo per Pjanic, già ammonito, nella famosa Inter-Juventus del 2018, fu un errore. Facciamo un test: che cosa ricordate d’altro?
Rispondete senza andare a consultare giornali e web che, comunque, hanno titolato su Pjanic, ovviamente. Gli arbitri, da ora in poi, saranno chiamati a una sorta di glasnost fuori tempo massimo? Perché non c’è niente di peggio che rivangare il passato, infatti i casi freddi nel calcio sono sempre caldi, riaprono le ferite, innescano polemiche e non portano a una soluzione. Come nelle vicende tenebrose trattate in tv, ognuno, alla fine, resta fermo nella sua posizione. Nessuno cambia idea, neanche di fronte all’evidenza. Nel calcio è ancora peggio. Ha ragione Pirlo, e non dite che parla da allenatore della Juve, perché saremmo daccapo: stiamo al presente, non regoliamo i vecchi conti.
Ma anche su questo esistono molte perplessità. Gli arbitri parlanti potrebbero illuminarci sulla dinamica delle loro decisioni, ma siete veramente sicuri che tutto questo porterà alla distensione? Vi interessa realmente che l’arbitro spieghi come si è arrivati a un rigore o a un’espulsione o volete un’ordalia? È come il Var. L’aggeggio ha cancellato molti errori ma non le polemiche, anzi. E l’ammissione di Orsato ha fatto lo stesso, lo dimostra il “dibattito” (eufemismo) sui social.
La questione arbitrale ha due facce. La nostra: non ci interessa ascoltarli ma solo che facciano/dicano quello che vogliamo. La loro: più che alla glasnost (trasparenza) puntino alla perestrojka (ristrutturazione). Da un anno una pletora di scienziati o presunti tali oracoleggia da giornali, tv, media assortiti. All’inizio li guardavamo con entusiasmo e rispetto, ora non ne possiamo più e li invitiamo a tacere e a trovare un vaccino, una soluzione, o, almeno, a non aumentarci l’ansia. Per gli arbitri non è molto diverso, vogliamo che risolvano le situazioni intricate, che sbaglino il meno possibile (come tutti, eh) e aumentino la serenità. PS Comunque, visti gli ultimi eventi, all’estero stanno messi peggio", ha concluso.
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