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«Pellegrini è diverso da Frattesi - più “10 vero”, gli piace avere la palla nei piedi - come Scamacca ovviamente è diverso da Totti, anche se hanno una cosa in comune: se gli lasci mezzo metro, ti ammazzano con il tiro. Gianluca deve tirar fuori i difensori creando spazi per Frattesi, che però non può aspettare solo il lavoro del centravanti, ma con i suoi inserimenti deve creare imbarazzo alla difesa. Totti giocava su queste indecisioni, ci andava a nozze».
Frattesi ha detto: Perrotta è stato il mio primo modello.
«Non amo i paragoni, però mi fa piacere. Lui ha un vantaggio: ha occupato quella posizione presto, io ho giocato metà carriera in altri ruoli».
Spalletti se lo coccola, ma lo rimprovera anche.
«Ho visto, in tv. Ma Frattesi ha quello che Spalletti gli chiede, soprattutto i tempi di inserimento giusti e queste non sono cose che si allenano: le hai o non le hai, annusi dove sta per arrivare il pallone, immagini la traiettoria già prima che parta».
Giocatori simili a Frattesi, in Italia?
«Barella è diverso: meno forza nelle gambe di Frattesi, più strappi palla al piede. Ma quel timing ce l’ha pure lui».
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