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Petrachi: “Inter e Juventus? Il calcio deve essere sostenibile. Bremer…”

Daniele Vitiello

Il noto direttore sportivo ha parlato di nerazzurri e bianconeri e non solo nell'intervento radiofonico di oggi

Radio CRC nel corso della trasmissione 'Si Gonfia la Rete' è intervenuto Gianluca Petrachi, ex direttore sportivo del Torino. Questi alcuni dei temi trattati: “Fare il dirigente è molto impegnativo. Il Torino ha fatto un grandissimo percorso, quando sono arrivato io era in Serie B, poi si è riusciti a fare quadrare i conti. Sotto la mia gestione è stato in Europa League e ha sfornato molti giocatori che sono stati importanti per le casse del Torino. Diciamo che è una squadra molto difficile da affrontare perché Juric ha un modo di preparare le gare diverso da quello italiano. Il Torino è una squadra difficile da affrontare, la vera svolta è arrivata prendendo questo allenatore che è uno dei migliori in Italia.

Giuntoli? Io credo che sia complicato per chiunque poter lavorare al Napoli. Penso che lui rappresenti il direttore sportivo che dovrebbe esistere in qualsiasi squadra di calcio perché ha fatto la gavetta e si prende delle responsabilità. C’è un meccanismo sbagliato nell’Italia calcistica perchè il dirigente è una figura che sta quasi scomparendo. Inter e Juventus? Penso che il calcio debba essere sostenibile, non è giusto in qualsiasi caso che non ci sia un equilibrio tra quello che si fattura e quello che si può spendere. Un calcio così farebbe molto più piacere alla gente.

Bremer? Diciamo che a mio avviso deve acquisire quelli che sono i meccanismi di una difesa a quattro. È abituato a giocare tantissimo sull’anticipo, deve lavorarci e penso che la Juventus abbia fatto un ottimo acquisto, anche se la loro maglia pesa molto. In Italia si ha poco tempo, anche se ci vuole pazienza per giudicare. La Roma ha un’intelaiatura che è quella di quando c’ero io. Ci sono giocatore come Cristante, Pellegrini e Zaniolo. Oggi la Roma si basa su una squadra di cui 8/11 c’erano già quando c’ero io, è una soddisfazione. Mourinho sta portando una mentalità diversa, poi dove arriverà non lo so.