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Gianni Petrucci, ex presidente del Coni e attuale numero uno del basket, ha parlato ai microfoni di TuttoSport, intervenendo anche sulla questione arbitri: "Sudditanza psicologica? Non esiste, non scherziamo. Far rispettare le stesse regole ai giocatori, almeno nei rapporti con i direttori di gara? Certo, ma ogni arbitro è un uomo diverso e in quanto tale può avere reazioni differenti. E non credo che la moviola, cioè l’Instant Replay possa cambiare in meglio la situazione. Il calcio ha una sua specificità e le pause, tra l’altro, potrebbero essere lunghe. Aggiungo che il bello del calcio è la polemica. Anche il basket e altri sport dovrebbero nutrirsene per far parlare di se, ogni giorno".
Nel basket è in atto la battaglia tra la Federazione Internazionale e l’Eurolega privata per l’organizzazione delle coppe. Il calcio è interessato per i possibili sviluppi.
"Sì, credo che rischi anche il calcio. E parlo di rischio perché lo sport internazionale ha ordinamento e filosofie diversi dalla Nba che è una lega chiusa. Il diritto sportivo è fondamentale. Se uno investe a Pescara, per dire, vuole raggiungere la Serie A e poi le coppe. E poi, togliendo il diritto sportivo siamo sicuro che tutti i club partecipanti sarebbero sani. Bisogna investire sulle strutture, sul merchandising, darsi regole per tutelare davvero i marchi. Per finire una superlega chiusa sarebbe una bestemmia, avendo sotto gli occhi il caso Leicester".
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