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Piccinini: “Derby d’andata più controllato. Vedremo chi rischierà di più tra Inzaghi e Pioli”

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il telecronista di questa sera ha parlato delle emozioni di un derby che vale un posto in finale

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il telecronista di questa sera Sandro Piccinini ha parlato delle emozioni di un derby che vale un posto in finale di Champions League.

È una partita speciale anche per lei?

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«Un po’ d’ansia c’è, l’adrenalina si sente. Io ho i miei rituali: mai a cena fuori alla vigilia e niente alcol per i 2-3 giorni che anticipano il match. La telecronaca mette alla prova i riflessi, bisogna essere lucidi. L’esperienza poi aiuta, prima di tutto aiuta a gestire l’uso degli aggettivi... In partite come questa bisogna sempre stare attenti: il tifoso pesa ogni parola e fatica a credere nella nostra buona fede. Se a fine gara ti arrivano insulti da entrambe le parti vuol dire che hai fatto un buon lavoro».

Che gara si aspetta?

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«Quella d’andata sarà più trattenuta, più controllata. Vedremo chi tra i due allenatori vorrà rischiare. Gli uomini chiave? Nel Milan Giroud e Theo Hernandez, nell’Inter dico Lautaro e Barella».

Lei ha lanciato un nuovo stile di telecronaca.

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«Ho avuto il vantaggio di arrivare quando non c’era nulla, solo la telecronaca Rai che era abbastanza classica, paludata. L’atmosfera più coinvolgente che ho proposto io ha subito funzionato. Da qualche tempo però ho cambiato qualcosa, ho asciugato molto i miei interventi, togliendo ogni parola di troppo: il vero protagonista è la partita, non chi la racconta».

Consigli per Trevisani che farà la telecronaca del ritorno?

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«Bisogna spegnere il cellulare. Vedere in tempo reale la reazione dei tifosi rischia di influenzarti...».