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Simone Piccotti, avvocato tra gli altri di Fernando Gago, ha parlato a Tmw del prossimo mercato invernale ed in particolare dell'affare Tevez, ormai dato in dirittura d'arrivo col Milan. Ma Piccotti non sembra così sicuro:
Nei giorni scorsi, lei, si è intrattenuto con Tevez. Sembra destinato al Milan. O no?"Considero Carlos un giocatore importante, fondamentale. Vederlo relegato tra le seconde linee mi ha sorpreso. Chi lo compra fa un salto di qualità importante. Ho potuto apprezzarlo in allenamento. Merita una squadra che punta in alto. Non sono il suo agente, non è un mio assistito, però sono perplesso: non credo che la trattativa col Milan sia ancora conclusa. Bisognerà vedere se il City accetterà l'offerta dei rossoneri. Anche se Tevez va al di là dei parametri imposti dal Fair Play Finanziario, penso che l'Inter stia ancora lavorando nell'ombra".
Cosa le ha detto?"Vive una situazione da separato in casa. Ma è sereno, he le qualità per giocare ad altissimi livelli. Il rapporto tra lui e la società si è logorato. Era turbato. Vuole essere in vetrina, non ha voglia di perdere la Nazionale. Se dovessi definirlo con un aggettivo, direi che l'ho visto inquieto".
E vorrebbe giocare in Italia."Sì, gli piacerebbe. Per lui potrebbe essere un'esperienza nuova. Oggi non vedo, per lui, un ritorno in Brasile".
Giochiamo con le percentuali. 80% Milan e il resto diviso tra Inter e Juventus?"Scarterei la Juventus. Metto un buon 60% al Milan e il restante 40% all'Inter. Vado controcorrente, il passo del club rossonero nei confronti del calciatore porta a dire che la trattativa sia chiusa. Però ritengo che il Manchester City sia in grado di poter fare qualsiasi cosa. Se lo sceicco dovesse decidere di farlo giocare nel suo giardino di casa, potrebbe farlo. Prima di cantare alla fumata bianca aspetterei. Non è detto che un'altra società non possa portare un'offerta migliore. E il Milan si ritroverebbe a ricostruire l'offerta".
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