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Pioli ha dato un’anima all’Inter e adesso i tifosi possono sognare. Questa squadra…

Sia chiaro, la stagione è ancora molto lunga ma adesso l’Inter è libera di sognare

Riccardo Fusato

Sia chiaro, la stagione è ancora molto lunga ma adesso l’Inter è libera di sognare. Dopo sette vittorie di fila in campionato (non succedeva dal novembre 2012, e diventano nove coppe comprese), dopo il pessimismo cosmico superato di slancio, dopo il laboratorio olandese abiurato con la stessa fretta con la quale era stato giubilato. Adesso libera questa forza e sogna. Quarto posto preso a spese della Lazio caduta in casa, e per una notte la Champions è lì, a soli due punti. Una sola notte, stasera probabilmente il Napoli avrà ristabilito le distanze e i recuperi di febbraio diranno la verità sulla classifica: però l’odore dell’Europa fa venire un’euforica fame. Va bene, si dirà, di fronte a San Siro c’era la peggiore squadra del campionato - per punti, non per gioco, sia chiaro; e al Pescara mancava anche lo squalificato Caprari - ma esame superato senza patemi, due gol (D’Ambrosio e Joao Mario) in venti minuti nella seconda parte del primo tempo per mettere sotto chiave il risultato con la solidità crescente dell’Inter versione Pioli. A proposito: «normalizzatore» a chi? Non siamo al veni, vidi, vici di Giulio Cesare, però Pioli ha dato un’anima a una squadra opaca e svogliata. Di più: gli ha dato fiducia, autostima. Gli ha dato una ragione per crederci. Oggi a uno spettatore neutrale viene curiosità, viene voglia di guardare giocare l’Inter. Questa Inter ispira energia. Altro che normale: il lavoro del tecnico, finora, è stato ben oltre il normale. Adesso, davvero, non ti resta che sognare Inter.

(Gazzetta dello Sport)

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