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Pioli lancia la difesa a tre: ecco perché il tecnico ha deciso di cambiare

L'ex Lazio sceglie un sistema di gioco più equilibrato per consentire una maggiore protezione alla difesa

Alessandro De Felice

L'edizione odierna del Corriere dello Sport spiega come le prove effettuate da Pioli contro lo Sparta Praga non siano state fine a sé stesse, ma troveranno riscontro anche in occasione della gara casalinga contro il Genoa.

"Avanti con la difesa a 3. Quello con lo Sparta Praga non è stato un esperimento, ma la prima prova di una precisa svolta tattica. Pioli ha deciso di cambiare perché senza un'efficace protezione a centrocampo, la retroguardia sarebbe sempre stata destinata a soffrire. In questo momento, infatti, l'Inter è priva di un vero centrocampista di copertura, che faccia da scudo alla difesa: Medel è fermo ai box, Kondogbia ha fallito anche le occasioni che gli ha concesso l'ex tecnico della Lazio, mentre né Felipe Melo né Gnoukouri danno assolute garanzie di tenuta fisica e mentale. Magari il mercato di gennaio potrebbe regalare qualche novità, ma occorre che prima escano alcuni elementi. In definitiva, meglio aggiungere un difensore, lasciando il tandem Joao Mario-Brozovic in mediana. Se poi, come sembra, l'idea è quella che come terzo là dietro ci sia un elemento capace di fare anche il terzino, o meglio un terzino in grado di fare il centrale in una linea a 3, quindi D'Ambrosio o Ansaldi (squalificato contro il Genoa), allora il modulo potrà essere cambiato in corsa senza necessariamente operare una sostituzione".

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