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Mauro Icardi è sicuramente uno dei pochi giocatori che, numeri alla mano, in questa stagione non si possono discutere, anche se, sotto un aspetto può e deve sicuramente migliorare, non a caso dei 10 gol segnati in campionato, 7 sono arrivati nella ripresa. Un dato che all’allenatore dell’Inter non è certo passato inosservato e che non piace. In questo campionato Icardi ha battuto il portiere avversario nei primi 45' solo a Empoli (2 volte) e in casa contro il Torino. Il resto delle sue reti sono state segnate nella seconda frazione, a dimostrazione di una condizione atletica che nel suo caso non accusa flessioni, ma anche di una certa difficoltà ad essere coinvolto (o a farsi coinvolgere: scegliete voi...) dalla squadra. Pioli conosce Icardi bene perché lo aveva studiato quando allenava la Lazio e sa bene che l’argentino è un fantastico finalizzatore che va messo nelle condizioni di esprimere il suo potenziale. E sta studiando il modo di farlo. Prima di tutto però si aspetta che Mauro entri subito nel match e che magari sblocchi il risultato già nel primo tempo. Solo Dzeko ha un impatto superiore a quello di Icardi nella ripresa (8 reti su 10 del bosniaco sono arrivate dal 46' in poi), mentre tutti gli altri attaccanti... si svegliano prima.
(Corriere dello Sport)
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