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Pisapia: “Corso nel cuore, Mazzarri giusto per chi ha fame. Thohir e finale CL…”

Intervistato in occasione del derby d’Italia, il primo cittadino di Milano Giuliano Pisapia, dice la sua sulla supersfida di questo pomeriggio: “conservo gelosamente tra i miei effetti personali una grande bandiera dell’Inter che era quella...

Giovanni Montopoli

Intervistato in occasione del derby d’Italia, il primo cittadino di Milano Giuliano Pisapia, dice la sua sulla supersfida di questo pomeriggio: “conservo gelosamente tra i miei effetti personali una grande bandiera dell’Inter che era quella che il più giovane dei miei fratelli – che è venuto a mancare – portava allo stadio. Ho provato grande soddisfazione nella gara di Torino giocata lo scorso anno dove la doppietta di Milito e il gol di Palacio hanno permesso a noi interisti di tornare a esultare. Quella è stata la vittorio più bella di un campionato sottotono. Il giocatore che porto nel cuore? Mario Corso, il Piede sinistro di Dio. Ricordo come fosse oggi il derby del ’71 in cui l’Inter inizio la rimonta che portò allo scudetto, dove Corso segnò un bellissimo gol. Oggi devo dire che il mio preferito è Zanetti. Non porto nel cuore solo i giocatori, anche Herrera ha uno spazio importante nel mio cuore da tifoso. Chi invidio alla Juventus? Sicuramente Pirlo. Mi arrabbio ancora oggi se penso che avevamo in squadra un giocatore dalle sue caratteristiche. Pronostico? Con tutti gli scongiuri del caso, spero si replichi lo stesso risultato dello scorso novembre a Torino. Mazzarri? È il tecnico giusto per caratteristiche per una squadra che ha fame di vittorie. Stiamo aspettando l’ufficialità per il 2016 (Milano sede per la finale di Champions) mi piacerebbe che in finale ci fossero Inter e Milan. Un Euroderby come nel 2003. Gli scudetti della Juve? Le sentenze vanno sempre rispettate. Thohir? Moratti è stato un grande presidente, ha seguito la sua squadra con passione e amore, come fosse la sua creatura più cara. Come ha detto Zanetti qualche giorno fa, non vedo un’Inter senza Moratti”.