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Maurizio Pistocchi, giornalista sportivo, ha parlato recentemente ai microfoni de La Verità della sfida di Champions League tra Ajax e Juventus e nello specifico del peso e del potere che hanno i bianconeri in Serie A. Un peso politico. "L’ufficio stampa della Juventus riesce a controllare tutto quello che viene detto e scritto", ha sottolineato il giornalista. Sarebbe questo il motivo per cui è difficile realizzare una serie tv su Calciopoli? "Mi pare l’abbia detto piuttosto chiaramente Luca Barbareschi, il quale realizzerà una serie sul calcio e le scommesse che non riguarderà Luciano Moggi. Juventus antipatica perché vince troppo? Credo che possa risultare antipatica per come vince. Il problema non è la vittoria in sé, ma come arriva. Che cosa penso delle dichiarazioni di Allegri (a proposito di un fallo non enfatizzato da Douglas Costa, ha detto che «bisogna crescere anche in questo, non si gioca puliti a calcio»)? Penso che siano cose da dire al massimo dentro uno spogliatoio, non certo in televisione. Altrimenti, poi, non lamentiamoci se le partite delle giovanili sfociano in risse tra ragazzi, genitori, arbitri".
Il calcio, come tutto lo sport, dovrebbe essere il territorio della lealtà, invece è una cosa sporca? «Quando ero bambino c’erano Omar Sivori, Valentino Angelillo e Humberto Maschio, tre argentini soprannominati gli angeli dalla faccia sporca, parafrasando il titolo di un famoso film. Erano campioni che praticavano un calcio di strada in cui era ammesso tutto. Per molti il calcio non è solo uno sport, ma una forma di rivalsa sociale, l’espressione di una mentalità. Noi siamo il Paese di Machiavelli, del fine che giustifica i mezzi».
(La Verità)
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