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Pizarro: “Roma, avrei preso Sensi. Ecco perchè l’Udinese mi cedette all’Inter. Spalletti…”

Fabio Alampi

Le parole dell'ex centrocampista cileno

David Pizarro, ex centrocampista cileno con un passato in Italia con le maglie di Udinese, Inter, Roma e Fiorentina, ha concesso un'intervista ai microfoni del Corriere dello Sport.

Perché si è legato così tanto alla Roma? Ha giocato anche con Udinese, Inter, Fiorentina.

"Semplice. Rimasi stregato la prima volta, entrando all'Olimpico. Era l'anno dello scudetto. Io andai in panchina e vidi Totti segnare quel gol al volo contro noi dell'Udinese. Te lo ricordi?".

Lo ricordo bene. Lo applaudì anche Pelè, quella sera.

"Beh, da quel momento ho fatto il giro largo, solo per una scelta di Pozzo. Siccome Spalletti andò via da Udine litigando con tutti, il patron mi disse che non mi avrebbe mai venduto a una squadra di Luciano. Così feci un anno all'Inter e poi chiesi di andare alla Roma".

Quella era la Roma di Spalletti. Come nasce il suo rapporto di stima con lui?

"Ci siamo conosciuti su un lettino d'infermeria a Udine. Io ero infortunato, lui entra per parlare a un dottore che gli comunica che Alberto non ce la fa. Stavamo lottando per la salvezza. Luciano comincia a dare capocciate al muro. Sul serio, non tanto per dire. Questo è stato il primo impatto tra noi".

E poi?

"E poi ci siamo voluti bene, litigando anche eh. Perché lui ha un caratteraccio ma anche io".

Non è stato Spalletti a creare il Pizarro regista.

"No, fu Roy Hodgson. La mia fortuna. Da trequartista in Italia non funzionavo perché quel ruolo stava scomparendo: guarda Totti e Del Piero, da rifinitori sono diventati attaccanti e goleador. Luciano fu bravo a insistere".

Perché Spalletti ha chiuso così male con Totti?

"Non lo so, ma sono stupito e dispiaciuto. Quando eravamo tutti insieme, nella nostra Roma a gestione familiare, avevano un rapporto speciale. Direi privilegiato. Di sicuro è un peccato, Luciano teneva davvero ai colori giallorossi: avrebbe dovuto chiudere in un altro modo".

Anche l'Inter, quando ha dovuto fare il salto di qualità, ha puntato su Conte liberandosi di Spalletti.

"Un'operazione mediatica. Spalletti aveva fatto pienamente il suo dovere. E anche ora che si sta riposando, sono certo stia preparando il ritorno in un club di vertice".

Alla Roma manca un Pizarro in campo.

"In effetti avrei voluto vedere un regista, nella Roma. Un Verratti, per capirci. Ero sicuro che Petrachi prendesse un calciatore come Sensi, che sarebbe stato perfetto. Ora ci vorrebbe Tonali, che è bravissimo, ma penso sia già destinato a squadre più forti economicamente".