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Platini: “Discriminazione territoriale cosa italiana. Fair play? Moratti e Berlusconi…”

In provincia di Alessandria per il ‘Premio Liedholm’, Michel Platini – presidente Uefa – ha parlato del tema della discriminazione territoriale attualissimo in Italia dopo la chiusura del Meazza in Milan-Udinese: “Per...

Eva A. Provenzano

In provincia di Alessandria per il 'Premio Liedholm', Michel Platini - presidente Uefa - ha parlato del tema della discriminazione territoriale attualissimo in Italia dopo la chiusura del Meazza in Milan-Udinese: "Per l'Uefa esiste la discriminazione, l'aggiunta territoriale è una cosa italiana ed è legittima. Ci sono due possibilità: punire i giocatori o chi tra i tifosi si dimostra razzista, ma io penso che non debbano essere i tifosi a decidere i campionati e penso sia giusto punirli e non farli entrare negli stadi e se non si riesce chiudiamo una parte dello stadio". Il numero uno del Uefa ha anche parlato di fair play finanaziario e ha spiegato: "Le difficoltà economiche ci sono da sempre, ma il calcio europeo oggi è arrivato a perdere 1,7 miliardi di euro, rischiava di esplodere. I club ci hanno chiesto di fare qualcosa, di intervenire. Ce lo hanno chiesto anche Moratti e Berlusconi".