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Platini si difende dall’accusa di corruzione: «Sono nel mirino solo perché…»

Michel Platini, gran capo dell’Uefa e membro del comitato esecutivo Fifa, si difende dalle accuse piovute su di lui in questi giorni di aver “venduto” l’edizione del Mondiale 2022 al Qatar. Il collega è Mohammed bin...

Lorenzo Roca

Michel Platini, gran capo dell’Uefa e membro del comitato esecutivo Fifa, si difende dalle accuse piovute su di lui in questi giorni di aver "venduto" l'edizione del Mondiale 2022 al Qatar. Il collega è Mohammed bin Hammam, squalificato dal massimo organismo del pallone e oggi accusato dalla stampa inglese di aver versato circa 5 milioni di euro di tangenti per far sì che diversi dirigenti Fifa si scomodassero per sostenere la candidatura del Qatar ad ospitare i Mondiali nel 2022: «Non so chi ha costruito la trama, io non sono corrotto: solo per aver fatto colazione con lui mi ritrovo in mezzo ad un affare di Stato... Sono nel mirino perché scomodo. Non mi pento proprio di niente, il mio voto a favore del Paese delGolfo Persico era noto a tutti: penso che sia stata la scelta giusta per il pallone mondiale. Ma se le manovre di corruzione saranno provate dall’inchiesta in corso, bisognerà prendere delle sanzioni e votare per una nuova assegnazione dei Mondiali in programma fra otto anni».