Poborsky per anni ha rappresentato un incubo per i tifosi nerazzurri: la sua doppietta, segnata con la maglia della Lazio, ha reso il 5 maggio 2002 un momento davvero brutto per l'Inter e i suoi sostenitori. Quel giorno lo scudetto si sfilò dalle mani nerazzurre e volò a Torino ed era stato proprio lui a spezzare i sogni di Ronaldo e compagni. Lo stesso calciatore, nel 2016, ha rischiato di morire per colpa di una zecca che gli ha provocato un'infezione, ma oggi sta bene, ha 47 anni e si è raccontato al The Guardian: «Bastava che arrivassi solo un giorno più tardi in ospedale e forse non sarei qui. Mi hanno indotto il coma e quando mi sono svegliato mi hanno chiesto come mi chiamo. Avevo la faccia paralizzata e ho trascorso tre settimane in quarantena in ospedale, sono stato curato con gli antibiotici. Non potevo mangiare e dovevo tenere gli occhi coperti perché ero sensibilissimo alla luce. Ho avuto tanta paura».
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Poborsky: “Ho rischiato di morire e ho avuto tanta paura. Bastava che…”
Il giocatore che ricorda agli interisti il cinque maggio nel 2016 ha quasi perso la vita per un'infezione
(Fonte: gazzetta.it)
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