"Antonio Polito, giornalista tifoso dell'Inter, ha sintetizzato in un articolo per Corriere.it le emozioni vissute all'Olimpico domenica sera. Perché l'ultima giornata di campionato a Roma contro la Lazio negli interisti risveglia ricordi brutti. Il famoso 5 maggio, rievocato proprio nei giorni precedenti alla sfida contro la squadra di Inzaghi. Ma l'Inter ha cacciato i fantasmi e ha vinto, acciuffando l'ultimi posto disponibile in Champions League. Polito prova a spiegare l'entusiasmo del tifo nerazzurro: "La notizia vera non è che domenica sera siamo tornati finalmente in Champions, dopo sei stagioni di innaturale assenza, ma che abbiamo battuto la Lazio a Roma all’ultima di campionato, ciò che non ci riuscì sedici anni fa strappandoci uno scudetto già cucito sulle maglie. Che poi per un interista andare in Europa, diciamo così, è quasi meglio che vincere uno scudetto. La storia ha fatto di noi un club esterofilo e internazionalista".
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Polito: “Inter, l’Europa è la vita. Favolosi i tifosi: all’Olimpico cori di sfottò per…”
Il racconto delle emozioni di Lazio-Inter
"Soddisfazione e sfottò: "Possiamo dunque da domenica sera tornare a respirare a pieni polmoni, andare in giro a testa alta, e riprendere gli sfottò a chi è profeta solo in patria. Così che ieri sera, all’uscita dallo stadio, una decina di migliaia di favolosi tifosi interisti, piuttosto che inneggiare alla loro squadra già cantavano: “Co-co-come mai/ la Coppa non la vincete mai”, allusione al fatto che “altri” raramente arrivano #finoallafine in ambito Champions, e quattro doblete non fanno un triplete. Aprici le porte, dunque, Europa. L’anno prossimo si andrà a Barcellona, o a Madrid, o a Manchester, oltre che a Chievo Verona e a Sassuolo. E anche se al governo del momento l’Europa non piace tanto, per noi è la vita. Milano vicino all’Europa, cantava Lucio Dalla. Infatti perfino il Milan ci è arrivato, anche se in una lega minore, e onore ai cugini del Ringhio Gattuso. Ora che sono in Europa League, potremo rispolverare la vecchia battuta sul nome dello scrittore Milan Kundera, che sembrava un match di Coppa Uefa".
"(Corriere.it)
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