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"Alla base di questo 4-0 troviamo le scelte che conforteranno il suo allenatore: la massiccia rotazione con i riposi, più o meno forzati, di giocatori fondamentali come Sommer, Calhanoglu e Thuram. Ora, se per caso qualcuno aveva ancora un residuo di dubbio sulla consistenza non dei titolari (su questo non ne possono esistere nel modo più assoluto), ma sul resto dell’organico, deve subito cancellarli. Audero, Bisseck, Carlos Augusto difensore e non esterno, Asllani in regìa, Frattesi mezz’ala, Sanchez al fianco di Lautaro Martinez, con queste seconde linee (seconde perché giocano nell’Inter, altrove sarebbero titolari o quasi) la capolista è passata su un campo che il Lecce ha trasformato nel suo fortino, conquistando 19 punti su 24".
"Anche a Firenze mancavano Calhanoglu e Barella e l’Inter in certi momenti aveva sofferto, rischiando perfino di lasciare un punto ai viola (rigore sbagliato da Gonzalez). Stavolta la squadra ha dato rari segni di incertezza (e solo nei primi 45') e i sostituti del turco e dell’ex cagliaritano, ovvero Asllani e Frattesi, sono stati decisivi. Sull’1-0, l’assist del giovane regista albanese, un tocco di esterno per Lautaro Martinez, è un colpo d’autore. Ma ancora più indicativa l’azione del 2-0, partita da un attacco micidiale di Bisseck, condita da una giocata da applausi con assist incorporato di Sanchez e conclusa dall’inserimento di Frattesi. Bisseck, Sanchez e Frattesi, le famose... seconde linee. A proposito: siamo certi che anche De Vrij (suo il 4-0 con uno stacco notevole) sia da considerare una riserva? La rotazione interista nel Salento dimostra una volta di più la crescita di Inzaghi, finora sempre molto legato ai suoi uomini di fiducia. Alla vigilia di una bella serie di impegni di spessore, il recupero con l’Atalanta di mercoledì, poi il Genoa in casa, la trasferta di Bologna, quella di Madrid in Champions e il Napoli a San Siro (sei partite in ventidue giorni), Simone ha rotto col passato e si è fidato di tutta la sua panchina al completo. Del resto ha una grande panchina, con valori tecnici in certi casi paragonabile ai titolari, e nel finale ha dato spazio anche a chi ha giocato pochissimo come Klaassen e Buchanan fino a far debuttare in A un ragazzino del 2004, Akinsanmiro. Meglio di così questa trasferta non poteva andare"
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