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Porrà: “Inter, un dato parla già a favore di Conte. Lui ha le password dei giocatori”

Il giornalista parla dell'arrivo dell'allenatore nerazzurro a Milano e di come sta formando la squadra a sua immagine e somiglianza

Eva A. Provenzano

Giorgio Porrà, giornalista di Skysport, che ha dedicato la prima puntata della stagione del suo 'L'uomo della domenica' ad Antonio Conte, ha parlato di Inter-Juventus e pure dell'allenatore nerazzurro. Ecco cosa ha detto:

-Sembra Inter-Juventus la sfida dell'anno... 

«Inter-Juve? Questa stagione è nata per andare in quella direzione, spira un venticello diverso rispetto alla dittatura bianconera degli anni scorsi. Adesso sembrerebbe un po' in pericolo, ma usiamo condizionali perché sappiamo che siamo solo all'inizio e anche Sarri dice che serve tempo per la costruzione della squadra, anche perché costruirla non è come schiacciare un pulsante alla play station e tutti i pianeti si allineano. La Juve resta una squadra in costruzione che deve integrare i nuovi arrivati. In questo senso mi piace Ramsey che in testa non ha mai idee banali, potrebbe essere l'uomo nuovo anche a livello tattico». 

-Prima puntata della stagione di L'Uomo della Domenica dedicata a Conte...

«Inevitabile cominciare da lui. Sarà una nuova serie di ritratti, di profili, di narrazioni. Conte a Milano sin da subito sta dimostrando quello che ha fatto nel resto della carriera e ci sono numeri e trofei a certificarlo. E' un formidabile sciamano che arriva e vince, spiega subito a club e tifosi come ci si deve avvicinare agli obiettivi. Non è uno che per formazione, filosofia e metodo, si cura delle pretese dell'estetica, lui punta a creare un'identità fortissima e direi che l'Inter si sta strutturando attorno al suo feudo. Non a caso la squadra ha già la migliore difesa d'Europa e questo parla a favore di Conte. 

-Ti ricorda questa Inter la sua prima Juventus dove strappò lo scudetto al Milan di Allegri? 

Ricordiamo i tre anni di Conte alla Juve. Il terzo è stato record di punti, fu un cammino trionfale e sicuramente anche logorante, tutti spinti all'eccesso e il distacco quando lasciò la Juventus fu traumatico, ma forse inevitabile perché i punti di vista non coincidevano. Per quanto riguarda le coincidenze il metodo è lo stesso: la costruzione dell'identità, cosa ha fatto nella Juve e cosa ha fatto nell'Inter. E' arrivato a Milano e Torino e ha messo subito le cose in chiaro. Si è sbarazzato di chi non aderiva al suo commovente atto di fede e di chi non riteneva adatto a convertirsi alla sua missione e ha scelto un gruppo ben definito. Nella Juve ha scelto Pirlo come stella polare e torchiando il genio praticamente ha tirato il gruppo e l'ha obbligato a piegarsi alle sue volontà. E lo stesso sta facendo nell'Inter insomma. Conosco pochi giocatori come Conte, capaci di impadronirsi delle password dei giocatori ed entrare nella loro testa ed indottrinarli, almeno i giocatori che piacciono a lui. Gli altri tende ad emarginarli.  

(Fonte: SS24)

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