Uno dei temi che l'incontro tra l'area tecnica dell'Inter e il presidente Steven Zhang dovrà risolvere è quello del futuro della porta. Samir Handanovic ha mostrato diverse incertezze nell'ultimo periodo e, anche per motivi anagrafici, andrà presto trovato il successore. Spiega in merito Il Giorno: "Le decisioni verranno influenzate anche dal budget previsto. Detto che non ci sono sul mercato degli Oblak o Courtois in partenza, bisogna scommettere sulla nuova generazione o su portieri già esperti ma ancora non arrivati al top club, vedi Musso a Udine, Silvestri a Verona, piuttosto che Cragno a Cagliari. Tutti portieri affidabili nelle rispettive realtà, che non sono però l'Inter, la cui maglia ha un peso specifico nettamente più difficile da gestire.
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Ci sono anche portieri fatti in casa, cresciuti nel settore giovanile, ancora ritenuti acerbi per piazzarsi in pianta stabile in mezzo ai tre legni del Meazza. Filip Stankovic, titolare della Primavera, è di sicuro avvenire ma è anche un 2002. Di Gregorio viene da una buona annata a Monza, finora, così come aveva fatto bene a Pordenone: non è stato però mai impegnato in Serie A. C'è poi il brasiliano Brazao, da due anni in prestito nella B spagnola.
Prospetti interessanti, non ancora realtà consolidate. Vale anche per Radu, che la Serie A l'ha vista con il Genoa ed è oggi il vice-Handanovic. Per tutta la stagione è rimasto tale, mai una presenza, nemmeno quando lo sloveno è stato colpito dal Covid (l'Asl ha bloccato Inter-Sassuolo permettendo al titolare di recuperare). Con queste premesse, non è escluso che almeno per un altro anno le gerarchie rimangano le stesse", conclude il quotidiano.
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