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Possesso palla, pressing alto e Nainggolan: Spalletti studia le mosse anti-Barcellona

L'Inter si prepara per la sfida di Champions League contro i catalani

Fabio Alampi

Vigilia di Championa League per l'Inter, che affronta domani il Barcellona. Luciano Spalletti sta studiado le mosse per contrastare i catalani, che al Camp Nou ha interrotto la striscia di vittorie consecutive dei nerazzurri. La Gazzetta dello Sport ha analizzato le possibili chiavi tattiche del match.

POSSESSO PALLA - "La prima mossa è il possesso palla, ovvero il terreno di caccia dei catalani. Qui l'Inter dovrà fare il passo in avanti più deciso rispetto al match d'andata e non sarà affatto facile. Al Camp Nou i nerazzurri sono stati schiacciati soprattutto nel primo tempo e alla fine della partita la differenza è stata netta: 67,1% di possesso per la squadra di Valverde, 32,9 per i nerazzurri. Un divario enorme, difficile da ribaltare (Spalletti l'ha confermato dopo la cinquina contro il Genoa: «È impossibile rubargli il possesso palla, giocano così da anni»), ma che va per forza limitato. L'allenatore nerazzurro lo sa bene: se il Barcellona tiene così tanto il pallone prima o poi si infila e ti frega. Ecco perché a San Siro per l'Inter sarà importante fare girare la palla, pescare gli uomini liberi, trovare il tempo per «spostare» tutta la paura sugli avversari. Brozovic e Vecino all'andata sono stati spesso accerchiati dai palleggiatori blaugrana: per reggere l'urto l'Inter deve sperare che sulle fasce, sia in difesa sia davanti, si faccia un lavoro molto più efficace. Anche perché in casa Rafinha, Coutinho, Sergi Roberto e Jordi Alba sono stati super. E hanno fatto male".

PRESSING ALTO - "La difesa avrà ovviamente un compito ingrato. Con Messi o senza Messi, il muro davanti ad Handanovic non deve farsi schiacciare, deve giocare alto. Più facile a dirsi che a farsi, ma questa è un'altra mossa. Di certo Skriniar avrà voglia di rifarsi dopo gli errori di Barcellona e De Vrij vorrà dimenticare la panchina del Camp Nou. Ma anche gli esterni Vrsaljko e Asamoah dovranno avere una marcia in più. Se il Barcellona lo pressi e lo fai giocare di più nella sua metà campo, i pericoli si allontanano. E recuperare il pallone e ribaltare la situazione a proprio favore – cose mancate due settimane fa, come rimarcato da Spalletti – è più facile".

NAINGGOLAN - "L'Inter avrà anche una importantissima carta in più rispetto a Barcellona: Radja Nainggolan. L'assenza del belga a conti fatti si è fatta sentire più di quella di Messi: il Barça è stato devastante anche senza Leo, l'Inter aveva e ha invece bisogno dei muscoli del Ninja. Se Radja, recuperato a tempo di record, sarà in grado di giocare ad altissimo ritmo, Spalletti avrà in mano una formidabile mossa per dare scacco al Barça. Soprattutto per arginare Arthur, il piccolo Xavi ammirato all'andata: Nainggolan dovrà aggredirlo senza farlo respirare, e dare quelle accelerazioni che Spalletti si aspetta da lui. Magari anche per innescare Icardi, che un gol a San Siro contro il suo passato già se lo immagina".

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