Cesare Prandelli, ex allenatore del Valencia che ha avuto in rosa anche Joao Cancelo, dalle colonne di TuttoSportdescrive il nuovo terzino destro dell'Inter: "Sono molto contento per lui, perché merita tanto. Forse è stato uno degli ultimi giocatori tra quelli che ho allenato che mi ha soddisfatto tantissimo per quello che ha fatto intravedere di poter diventare".
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Può dirci che tipo di giocatore è tecnicamente Cancelo e quali sono le sue migliori doti? "Ha un'abilità sul primo controllo in progressione veramente notevole. Nel nostro campionato sicuramente se Luciano (Spalletti, ndr) lo farà giocare come esterno dei quattro nel pacchetto arretrato dovrà lavorare molto sotto l'aspetto difensivo. Però è un giocatore che sa essere molto aggressivo negli spazi, ma che sa anche accorciare molto bene. Quando ha la palla diventa capace di inventarsi giocate strabilianti".
Si parla molto della posizione che potrebbe coprire in campo. Secondo lei, Cancelo è più un'ala o un terzino? "Questo lo dovrà decidere a Spalletti. Quello che è certo è che il ragazzo potenzialmente è straordinario, se l'Inter ha puntato su di lui è perché quando lo ha valutato intravisto le prospettive che può avere questo giocatore".
Spalletti è l'uomo giusto per insegnargli quello che gli manca per diventare un terzino da Serie A? "Certo, sotto la guida di Spalletti può crescere molto. Luciano è un allenatore che ha grande esperienza e nel tempo ha anche dimostrato di saper valorizzare al meglio i ragazzi giovani".
A Valencia una parte dei tifosi la stagione passata diceva che il punto debole del giocatore è la continuità, è vero? "È un giocatore che ha bisogno di esperienze nuove e di una società solida che riesca ad aiutarlo a crescere. I suoi margini di miglioramento sono illimitati, secondo me. Dunque le premesse per fare bene all'Inter ci sono tutte. Poi la continuità è una cosa abbastanza relativa, spesso dipende anche dalla squadra dove sei e da quello che richiedono di fare".
C'è un giocatore al quale si potrebbe paragonare Cancelo per caratteristiche? "No, non c'è proprio nessuno. Lui nasce come tornante a destra e adesso può anche diventare un terzino. È un giocatore da costruire, che ha continuità d'azione, forza tecnica, può solo diventare Cancelo, è unico. Chiaro che poi tutte le sue qualità andranno messe nelle caselle giuste e bisognerà vedere anche l'impatto".
Crede che soffrirà l'impatto con un pubblico esigente come quello di San Siro? "No, perché quando scende in campo ha sia tecnica che personalità da vendere, quindi piacerà ai tifosi".
Al di là del giocatore, che tipo di persona è Joao? "È un ragazzo molto sensibile, appassionato del proprio lavoro e anche molto curioso. Di lui ho davvero un bellissimo ricordo, non posso che dirne bene".
Per concludere: crede che con un Cancelo in più l'Inter ce la farà ad acciuffare la qualificazione per la prossima Champions? "Se sarà lui l’uomo decisivo, non saprei. Però senza dubbio con Cancelo l’Inter si è rafforzata e sono convinto che farà già quest’anno molto bene, anzi vedrete che alla fine potrebbe rivelarsi come la sorpresa del mercato".
(Fonte: Alessia Scurati, TuttoSport 23/8/17)
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