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Prandelli: “Scudetto, corsa a due: Inter più attrezzata della Juve. Ma Allegri…”

Cesare Prandelli ha parlato alla Gazzetta dello Sport del duello scudetto tra Inter e Juventus e non soltanto

Cesare Prandelli ha parlato alla Gazzetta dello Sport del duello scudetto tra Inter e Juventus e non solo. «È un bel duello, che credo si risolverà solo alla fine. L’andata ci dice che lo scudetto sarà una corsa a due, anche se è ancora un po’ troppo presto per dare le altre per morte. L’Inter è la più attrezzata, ma la Juve ha trovato continuità e Allegri ha saputo creare un gruppo vero, forte mentalmente».

In più, l’Inter ha anche la Champions: può andare avanti sino alla fine come nella scorsa stagione?

«Sì, perché la finale dello scorso anno ha dato ai nerazzurri la consapevolezza di potersela giocare con tutti. Ha perso contro il City, ma duellando alla pari. La sfida con l’Atletico sarà complicata, ma l’Inter può arrivare ancora in fondo. Anche se la mia favorita resta il Manchester City e occhio al Real di Ancelotti. Non ho mai creduto che Carletto avrebbe lasciato Madrid per allenare il Brasile. E se un giorno vorrà la panchina di una nazionale, sono sicuro che sarà quella azzurra».

Chi la Champions l’ha persa è il Milan. Ha chance di vincere l’Europa League?

«A livello di potenzialità, i rossoneri possono anche tornare in corsa per lo scudetto. Però nell’ultimo periodo hanno perso una delle loro virtù e cioè la qualità del gioco. Dovessero tornare ai livelli di qualche mese fa e fare un filotto di vittorie... Sull’Europa League poi ho una sensazione, allargando il discorso anche ad Atalanta e Roma: vedo una finale tutta italiana».

E la “sua” Fiorentina in Conference?

«Ha sicuramente chance e sono convinto che se dovesse tornare in finale stavolta gestirebbe meglio certi momenti della partita. Italiano è alla terza stagione, la squadra migliora di continuo e lotterà fino alla fine anche in campionato per un posto nella prossima Champions».


Nella corsa c’è pure la sorpresa Bologna...

«Grazie a Thiago Motta, un allenatore di concetti e non di schemi. Vedrete che i rossoblù dureranno fino a giugno. E poi hanno Zirkzee, la conferma che la tecnica conta ancora più di tutto il resto. Un altro esempio? Guardate Gudmundsson al Genoa: Gilardino lo lascia libero, senza gabbie tattiche e fa la differenza sempre».


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