Le sue dimissioni sono state come un fulmine a ciel sereno, a Valencia nessuno se lo aspettava. Ma Cesare Prandelli ha sorpreso tutti e dopo le dimissioni ha rilasciato queste dichiarazioni in conferenza stampa: "Sono emozionato perché finisce un sogno. Sono davvero triste. Ho accettato questa sfida, è stato molto difficile. Ma sono venuto con determinazione, con coraggio, con il desiderio di aiutare questa squadra. Proprio perché ho grande rispetto per i tifosi, non potevo lasciare senza dare una spiegazione. Mi è stato detto che a gennaio avrebbero migliorato questa squadra. Ho lavorato senza parlare di mercato. Ho parlato con il proprietario, quando siamo tornati da Singapore sono venuti con la voglia di andare avanti con questa avventura. Lim mi ha dato l'ok per l'assunzione di diversi giocatori che ho chiesto, come Simone Zaza. Garcia Pitarch (direttore sportivo ndr.) mi ha detto che aveva un accordo con la Juventus e ho dovuto parlare con il giocatore, che ha aveva dei dubbi. Prima ho parlato con il padre e l'agente. Ho parlato poi con suo figlio, una buona conversazione, e mi ha detto che sarebbe venuto al cento per cento. Il 27 il giocatore ancora non era qui. In una conferenza con il presidente mi dice che il progetto iniziale di quattro giocatori si riduce a un singolo giocatore e che il 29 dovevo decidere quale giocatore chiedevo. Ho pensato 'se non abbiamo chiuso nemmeno Zaza, andiamo male'. E ho espresso il mio malessere. E Garcia Pitarch mi ha detto che se mi fossi dimesso se ne sarebbe andato anche lui. Ho espresso il mio disagio. Ho detto che se questa era la posizione del club, rompevo il mio contratto. Sono venuto per un altro progetto. Il rispetto per la città e tifosi e così mi dimetto.Ma ora non voglio altre polemiche".
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Prandelli: “Sono davvero triste. Con Zaza era fatta, Lim mi ha dato l’ok ma…”
Il tecnico italiano in conferenza stampa spiega le ragioni delle sue dimissioni
(Todomercatoweb)
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