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Inter, il precampionato non preoccupa: ecco il motivo. “E già contro il Lecce…”

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Un precampionato più di ombre che di luci quello dell'Inter ma i nerazzurri sono tranquilli di poter iniziare al meglio la stagione ufficiale

Matteo Pifferi

Un precampionato più di ombre che di luci quello dell'Inter ma i nerazzurri sono tranquilli di poter iniziare al meglio la stagione ufficiale. "Né alla Pinetina né in viale della Liberazione c’è eccessiva preoccupazione. Perché sia i dirigenti sia Inzaghi conoscono il valore della rosa e in particolare della fase difensiva (attenzione a non circoscrivere il discorso solo ai tre dietro...): hanno la convinzione che già da sabato a Lecce vedranno un’altra squadra, più “sveglia” e arrabbiata complice il poker incassato dal Villarreal. In più al Via del Mare non ci sarà di fronte né una delle semifinaliste dell’ultima Champions (gli uomini di Emery) né una francese più avanti come condizione atletica", analizza infatti il Corriere dello Sport. I 10 gol subiti nella preseason fanno suonare un campanello d'allarme per la difesa ma lo stato di forma non può essere ottimale, tenuto conto dei carichi di preparazione maggiori delle squadre affrontate.

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Inter non più passiva

In amichevole, si è visto un'Inter più passiva con un pressing inefficace: "I centrocampisti finora non hanno lavorato abbastanza in fase di interdizione, hanno sporcato poco le linee di passaggio e non sono stati capaci di assorbire i tagli e gli inserimenti degli avversari. La difesa così è stata spesso lasciata “scoperta” e ha faticato avendo troppo campo da coprire complici gli esterni (Dumfries e Gosens o Dimarco) molto offensivi. E poi c’è il capitolo Lukaku, chiamato a inserirsi nel gioco di Inzaghi. Se vi aspettate che Simone scelga il calcio di Conte dell’anno dello scudetto, ovvero difesa al limite dell’area e ripartenze spesso con lanci lunghi, vi sbagliate. Il belga verrà inserito nella trama di gioco della passata stagione con un’accortezza: è e sarà Martinez a venire più incontro all’azione per lasciare Big Rom più vicino all’area. C’è bisogno di trovare sincronia nei movimenti, ma qualcosa inizia a vedersi. Come le combinazioni da esterno a esterno e i cambi di gioco. Il palleggio tornerà quando i muscoli saranno più leggeri, non a caso in settimana i carichi diminuiranno, ma serviranno anche gli inserimenti centrali: qualcuno di Barella c’è stato, assenti Calhanoglu e Mkhitaryan", commenta il CorSport.

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