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Premio Prisco 2012: divampa la polemica

Giovanni Montopoli

di Luciano Rapa Questioni di campanile riaccese all’improvviso trascendendo i canoni del buon gusto: l’inserimento di Zdenek Zeman nella terna dei candidati per la sezione allenatori al ‘Premio Prisco 2012’, intitolato al compianto Peppino...

di Luciano Rapa

Questioni di campanile riaccese all’improvviso trascendendo i canoni del buon gusto: l’inserimento di Zdenek Zeman nella terna dei candidati per la sezione allenatori al ‘Premio Prisco 2012’, intitolato al compianto Peppino ex Vice Presidente dell’Inter ed assegnato ai personaggi del mondo del calcio che più si sono distinti per lealtà, correttezza e simpatia sportiva, ha scatenato un vespaio. A Chieti, dove dal 2003 viene conferito il prestigioso Premio (quest’anno la consegna avverrà il 7 Maggio), sono circolati volantini anonimi contro l’eventuale presenza del tecnico boemo nella città teatina con i pescaresi risentiti a loro volta per questa presa di posizione. In ultimo, in una trasmissione a contenuto politico su un’emittente regionale il primo cittadino di Chieti Umberto Di Primio si è lasciato andare ad una battuta infelice (eufemismo) su Zeman alimentando indirettamente il clima teso che sui social network sta trovando ampiamente sfogo.

A distendere il clima, con grande classe e garbo, ci pensa il figlio dell’Avvocato Giuseppe Prisco, Luigi Maria: “mi dispiace di questa situazione”, dichiara a ForzaPescara.TV,, sono al corrente della rivalità tra le città di Chieti e Pescara. Ora sono a Isola del Gran Sasso per una manifestazione degli Alpini come faccio ogni anno e tutti sapete il legame che aveva mio padre con gli Alpini e con l’Abruzzo: era una specie di Alpino abruzzese. Per l’Italia in Russia sono morti tantissimi italiani: erano aquilani, chietini, pescaresi eccetera eccetera. L’Italia è il Paese dei campanili ma di fronte a queste cose il campanile bisogna lasciarlo perdere”. Parole ineccepibili di una saggezza e di un’umanità che dovrebbero essere normali ma che in questa società normali non sono. Purtroppo. Conclude dedicando un pensiero a mister Zeman che incarna i valori che il suo celebre padre rappresentava in vita: “l’Abruzzo dovrebbe essere onorato di avere un allenatore e soprattutto una persona come Zeman e di sicuro lo è, questi sono casi isolati”.