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Il preparatore Bertelli: “Troppo stress, fisicamente certi ritmi non si reggono”

Marco Astori

Le parole del preparatore: "Ci aspetta un torneo ad handicap in coda a una stagione mai vista. Si gioca oltre ogni limite, ormai"

Intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport, Paolo Bertelli, preparatore atletico, ha parlato così di questa stagione infinita: «Ci aspetta un torneo ad handicap in coda a una stagione mai vista. Si gioca oltre ogni limite, ormai. Personalmente vengo da 65 partite, tra il 4 giugno 2020 e il 22 maggio 2021. Vale per me, vale soprattutto per molti giocatori che magari hanno avuto, dentro il periodo, anche dodici partite della Nazionale».

Giocatori che rischiano molto. E non ci riferiamo a Eriksen.

«Diciamo che la natura degli infortuni, soprattutto muscolari, è in genere di media gravità. Ma il carico di stress accumulato, con la pandemia poi, fa sì che fisiologicamente certi ritmi non si reggano. E non è il calendario europeo il problema, anzi».

Sette partite in un mese possono essere gestite? 

«Direi che l’ottimo sarebbe 6 in quattro settimane, alternando i tre impegni con due fineste vuote. Il problema è che c’è chi arriva avendone giocate anche 10 in un mese, come capitato alla Juve tra il 3 gennaio e il 2 febbraio. Adesso, più che allenare, si tratta di mantenere brillanti i ragazzi, sapendo che chi gioca meno ha bisogno di un lavoro mirato, non solo di freschezza».