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Alona Barkat, presidentessa dell'Hapoel Beer Sheva, una delle avversarie dell'Inter in Europa League, si è raccontata alla Bild.
Queste le sue parole: "Non percepisco più lo sciovinismo che c'era prima. Ci è voluto un po’, come sempre quando le donne assumono un ruolo di potere. Anche una direttrice di banca inizialmente viene guardata in modo strano, lo stesso vale per una cancelliera. Ma alla fine vengono tutti valutati in base al successo. 2007? Partimmo da zero: costruimmo subito il settore giovanile. Quando cominciai in molti non mi prendevano in considerazione. Più di un procuratore ha pensato di potersi prendere gioco di me. Il processo di apprendimento è stato lungo. Decisioni? In quanto proprietaria del club sono impegnata in ogni decisione. Lascio fare ai professionisti il loro lavoro, ma poi la decisione, l'ultima parola, spetta sempre a me. Pure sui trasferimenti. Partite con i tifosi? L'ho sempre fatto. Voglio sapere cosa pensano i tifosi. Molti di loro hanno il mio numero, mi chiamano se hanno idee o critiche da fare".
(Fonte: Bild-Gazzetta.it)
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