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Intervenuto ai microfoni di TeleLombardia, Enrico Preziosi, presidente del Genoa, ha commentato l'ufficialità della ripresa della Serie A dal 20 giugno: “Si riparte. Domani in assemblea sapremo tutto e definiremo tutto. Giusto che sia così, anche per i meriti sportivi sul campo, è giusto che si arrivi alla fine. Noi abbiamo un calendario con 8 partite in casa, anche se non esiste più il fattore campo. A San Siro è stato strano, senza tifosi. Anche i giocatori dovranno abituarsi per non essere influenzati da questo nuovo clima. Stipendi? Ho parlato oggi coi ragazzi a Genova, non ho mai avuto discussioni con i giocatori e in 35 anni ne ho avuti tanti. Al Genoa non c’è mai stato un caso stipendi, infatti neanche voi l’avete saputo. Il nostro rapporto si basa sulla comprensione, troveremo soluzioni. C’è il problema Sky, gli sponsor, la biglietteria... Non ne usciamo bene ma ragioneremo per gli interessi comuni.
Domani in assemblea avremo un quadro chiaro sulla possibilità di recuperare la 25ª giornata. L’Inter ha la Coppa Italia e non può recuperare. Credo che l’inizio già sia un fatto positivo, si giocherà ogni tre giorni è il tema Coppa e recuperi va affrontato e incastrato. Playoff? Facciamo anche un piano D, un piano E... In caso di stop non credo possa essere considerato un giocatore di legno e uno di sangue. Bisogna regolamentare l’eventuale stop. Non è vero che litighiamo sempre, ognuno ha una posizione diversa anche a seconda della classifica che occupa. È un fatto naturale. Io dico solamente che noi siamo una Lega con diverse sfaccettature. Mettere tutti insieme non è facile. Io sono sempre stato per giocare, in caso di stop però non trovo il senso di far giocare 10 squadre e altre 10 no. Contratti il 30 giugno? La stagione dovrà essere prolungata, la FIGC dovrà intervenire con norme chiare per permettere a tutti di terminare il campionato con l’organico al completo”, ha concluso.
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