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Preziosi: “SuperLeague? Tutto per soldi. Inter, conti non ordinati per essere lì”

Marco Astori

L'attacco del presidente del Genoa: "I regolamenti parlano chiaro e penso che ci sarà una condanna da parte della UEFA, che lo ha già fatto capire"

Intervenuto ai microfoni di Radio Rai, Enrico Preziosi, presidente del Genoa, ha parlato così della creazione della SuperLeague e della scelta di aderire di Inter, Milan e Juventus: "Abbiamo appreso la notizia non tranquillamente e con il sorriso: si tratta di un’operazione che va contro gli interessi della A e di tutte le altre squadre, avrebbero dovuto essere molto più sensibili alla tutela del mondo del calcio. Mi sembra che tutto giri intorno a una problema economico e penso che le grandi avrebbero dovuto dare l’esempio, invece hanno fatto leva sulle proprie esigenze. Poi è legittimo che una società privata possa fare altre cose, ma all’interno di un’associazione non è opportuno comportarsi in questa maniera. Dicono di voler continuare a restare in ambito locale ma i regolamenti parlano chiaro e penso che ci sarà una condanna da parte della UEFA, che lo ha già fatto capire: tutti i tesserati che faranno campionati diversi saranno esclusi da quello nazionale. Veramente una grande confusione e rivoluzione che non si capisce dove porterà.

Credo che sia solo una questione di soldi: si vuol dire alla UEFA di dare più soldi a determinate società. Credo che sia questa la chiave. Le società che vincono più scudetti in Italia è evidente che siano anche le più indebitate. Vorremmo che tutte le società non avessero un indebitamento così alto, compresa la nostra, ma il problema nel calcio è che ci sono altri aspetti che contribuiscono. Nessuno parla di procuratori miliardari. Abbiamo un sistema di società con difficoltà e giocatori che si arricchiscono con cifre mostruose. Ci sono tanti problemi da risolvere. Il sistema dovrebbe garantire di compensare ricavi e spese, ma questo non accade. L’Inter per essere dove è ha investito tantissimo e ha costretto la società ad avere conti che non sono ordinati. Facciamo tutti fatica nel mondo nel calcio, in particolare loro, ma non ci si aspettava una mossa del genere", ha concluso.

(Calciomercato.com)