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Primo derby, prime verità. Giampaolo: “Sono sicuro, faremo meglio dello Slavia”

Il Corriere della Sera spiega come il Milan arriva a questo derby

Francesca Ceciarini

Il Corriere della Sera dà ampio spazio alla vigilia rossonera del derby, con il Milan che parte leggermente sfavorito, vuole comunque la vittoria ma esulterebbe per un pareggio:

"Da testa alta e giocare a pallone a vincere e convincere la sostanza non cambia, l'ideologia dell'hombre vertical di Giulianova quella era e quella resta. Nonostante tutto, nonostante tutti. Nonostante il gioco che non c'è e, nonostante le perplessità di Elliott sull'ostracismo verso gli acquisti estivi, nonostante le frecciate di Boban che si aspettava di pi e non manca di farlo sapere in giro. Nonostante i nervi tesi di qualche giocatore, come Paquetà e Piatek, che fanno una fatica maledetta a comprendere il suo calcio, ambizioso ma complesso. Nonostante una tifoseria che convive col terrore di essere di fronte all'ennesimo zero, altro che fine di un tunnel. Nonostante tutto, Marco Giampaolo non cambia di una virgola. L'idea quella era e quella resta, Inter o non Inter, derby o non derby: "L'obiettivo è vincere e convincere, sempre. Il mantra è immutato: gioia, divertimento, entusiasmo," scrive Carlos Passerini sul Corriere.

Nelle prime giornate è stato un Milan brutto e un po' fortunato, che però ha comunque portato a casa 6 punti:

"Per ora non si sono visti nè gioia nè divertimento nè entusiasmo. Sono però arrivati i punti, 6 su 9 non sono malaccio. Dopo il fiasco di Udine, il Milan ha comunque distillato due vittorie. Striminzite, fortunose, contro neopromosse, ma vittorie. E i punti non sono mai un dettaglio. C'è però molto da fare. La manovra prevedibile, impaurita. Funziona la difesa, da testare però quando sarà messa sotto assedio. Il vero problema è davanti. A tratti si ha l'impressione che questo Milan non segnerebbe nemmeno giocando per settimane. Serve tempo. Anche se al Milan il tempo scorre più rapido che altrove. Molto più rapido".

L'allenatore rossonero Marco Giampaolo è convinto di fare meglio dello Slavia Praga, che ha messo in difficoltà l'Inter martedì a San Siro, strappando un insperato punto all'esordio in Champions:

"Non è un crocevia, siamo solo alla quarta giornata," ha messo in chiaro Giampaolo, che però sa bene come non sia proprio così. Il derby dirà molto, in un senso o nell'altro. Il tecnico sa benissimo ad esempio che il risultato positivo potrebbe rappresentare una svolta. Anzi, la svolta.

"Nessuno lo ammette, ma un pari verrebbe accolto come una mezza vittoria. Non è un mistero che il Milan parta sfavorito. Anche solo per lo scarto di esperienza, enorme: età media dei rossoneri 24,3 contro i 28 dei nerazzurri. Tre anni e mezzo in Serie A sono un abisso: "Io però non voglio essere sfavorito, voglio altro- ha ribattuto Giampaolo - Voglio che la squadra metta attenzione ai dettagli. Non difenderemo nel fortino. Non faremo come lo Slavia Praga, faremo meglio". Testa alta e giocare a calcio, eccolo lo slogan dell'uomo verticale, che però avrebbe bisogno anche di un Milan verticale, nel senso più offensivo, più pericoloso. Piatek si è sbloccato contro il Verona, chissà che non si sia davvero lasciato il tunnel alle spalle".

( Corriere della Sera)

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