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Prof Ieracitano: “Eriksen potrebbe tornare a giocare. Penso al caso di Casillas”

Getty Images

Le parole dello specialista di emergenza nello sport: "Il malore di Eriksen? In un determinato momento della vita possono esserci manifestazioni simili senza preavviso"

Marco Astori

Intervenuto ai microfoni de La Repubblica, Vincenzo Ieracitano, uno degli specialisti italiani dell'emergenza, in ambito sportivo, ha parlato così di Christian Eriksen e del malore avuto ieri in campo durante la gara contro la Danimarca: «Eriksen potrebbe tornare a giocare», afferma il professore.

Professore, qual è la priorità in casi simili a quello di Eriksen?

«Intanto avere un defibrillatore, che con la legge Balduzzi è obbligatorio in ogni centro sportivo. Ma persino più importante è saperlo usare e usarlo con coscienza. Serve un modello di intervento».

Come si spiega un malore simile?

«Difficile dirlo. Eriksen aveva certamente fatto tutte le visite in Italia e lo screening che viene fatto qui non è comune a tutte le parti del mondo. Ma in un determinato momento della vita possono esserci manifestazioni simili senza preavviso. Gli accertamenti ora qualcosa dimostreranno».

E per la sua esperienza, dopo casi simili è possibile tornare a giocare?

«Penso che se da tutti gli accertamenti non si rileva nulla, sì. Ora è molto prematuro dirlo, ma penso al portiere Casillas, tornato ad allenarsi dopo più di un caso».

Quali sono in ordine le prime cose da fare in casi simili?

«Verificare se il soggetto abbia perso conoscenza. Poi, cominciare la compressione toracica esterna. Intanto, chiedere aiuto: impossibile gestire un'emergenza simile da soli. E a quel punto capire: se sei all'Olimpico avrai medici, ambulanze. Se sei su un campetto periferico, è tutto diverso». 

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