- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Il campo è importante, ma per un giovane lo è altrettanto la formazione. Il progetto dell'Inter, Educational, si preoccupa proprio di questo e Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile nerazzurro, ne ha parlato ai microfoni di Inter TV: «Sono anni che ci stiamo preoccupando non solo di allenare i ragazzi sul campo ma di preoccuparci anche della loro formazione, utile per il loro presente e soprattutto per il futuro. Qui oggi è arrivato il presidente dell'AIC, Damiano Tommasi con il direttore organizzativo Poli, che trattano questa problematica e la conoscono bene ed è un grande onore che siano nostri ospiti».
-Come si sensibilizzano i ragazzi a questa tematica?
Senza togliergli il sogno che ogni bambino che gioca a calcio ha bisogna renderli consapevoli che non è detto diventino poi professionisti e quindi è importante cercare di dare importanza a scuola e formazione. E' un messaggio che deve arrivare dall'allenatore, dalla società e da chi si occupa della loro crescita.
-Altre tematiche affrontate?
Di svariate, alcune specifiche per esempio su come si usano i social network in maniera corretta, quindi farlo diventare uno strumento di comunicazione positiva. O le attività con i carceri minorile per far capire che la vita non è sempre facile, ci sono gli incontri con gli atleti disabili che dimostrano ogni giorno come si lotta con i propri limiti. Stiamo cercando insomma di organizzare svariate attività e di coinvolgerli soprattutto per far aprire loro la testa e renderli consapevoli che la vita non è solo il rettangolo di gioco o diventare per forza giocatori, si può diventare eccellenze e brave persone, professionisti, anche in altri settori. E' un lavoro a 360 gradi e non mirato solo all'oggi. Siamo all'avanguardia in questo, abbiamo un progetto strutturato di cui si occupano diverse persone. E questo è uno dei modi dell'Inter di essere eccellenza in campo mondiale.
(fonte: Inter TV)
© RIPRODUZIONE RISERVATA