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Crosetti: “Inter e Milan hanno un progetto, la Juventus no. E con Ronaldo…”

Fabio Alampi

Maurizio Crosetti denuncia la mancanza di idee chiare nella società bianconera: "Ha vinto scudetti, ma ha sbagliato tanto"

Maurizio Crosetti, nel suo editoriale per Repubblica, ha criticato l'operato degli ultimi anni della Juventus: "Da tempo la Juventus è un esempio di visione aziendale, un modello che sa anticipare le cose. Ha uno stadio di proprietà da dieci anni. Ha imposto un marchio, ha creato una squadra femminile subito vincente, si è data, unico caso, la squadra B U23. Ma dopo il primo Ronaldo — un'altra visione, una complicata scommessa, un notevole peso finanziario e un brand planetario — il progetto industriale si è come separato da quello sportivo. Si sono vinti ancora scudetti, molti, anzi tutti, però sul mercato si è sbagliato tanto. Le plusvalenze possono essere utili al bilancio, così come i parametri zero, ma da sole non fanno vincere le partite.

La Juve vuole essere un'idea più italiana o più straniera? Punterà sui giovani o assemblerà calciatori fatti e finiti? Inter e Milan, per citare le due squadre che ora le stanno davanti, sono di facilissima lettura, hanno titolari e riserve, riferimenti precisi e, appunto, il famoso progetto: sempre più italiano quello nerazzurro, sempre più giovane quello rossonero. La Juve ha ceduto Coman e ci ha guadagnato, ma costui ha deciso l'ultima finale di Champions, il trofeo che i bianconeri rincorrono invano da un quarto di secolo. Senza Ronaldo hanno giocato due finali, con Ronaldo un quarto di finale. E Ronaldo ha 36 anni. La sua presenza ha messo ai margini Dybala: che farne, adesso? La Juve deve ritrovare il filo del discorso, deve essere più chiara e netta, più semplice. Il progetto ha bisogno dell'abicì".