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La Gazzetta dello Sport, ha intervistato in esclusiva, Herbert Prohaska, ex giocatore dell'Inter che ha parlato, tra l'altro, dei suoi trascorsi in maglia nerazzurra. Ecco le sue parole: "L'Inter e il caso Icardi? È incredibile che un club come l’Inter sia in questa situazione. Una società del genere dovrebbe lottare sempre lo scudetto e vivere serena. Se ricordo un'altra Inter? Le dico solo che quando nel 1980 mi contattarono, l’offerta migliore era quella del Bologna, ma mi pressava anche il Milan. Non solo. Il mio amico Krankl mi telefonava per farmi andare al Barcellona, ma io scelsi l’Inter, anche se dopo due anni mi cedettero per Hansi Muller, che però arrivò già rotto. A Roma però sono stato felice, tant’è vero che quando presero Cerezo al mio posto per me fu una tragedia. Pensavo già di chiudere la carriera in giallorosso e cominciare ad allenare dalle giovanili. Viola poi mi disse che era stato il suo più grane errore. A quel punto fui vicino ad andare al Torino, dove giocava il mio amico Schachner, ma ero così deluso che preferii tornare a Vienna. E' vero che ho un debole per Celentano? Le racconto un aneddoto. Quando giocavo nell’Inter, una sera a Milano ero andato in una trattoria insieme a mia moglie quando vediamo che in uno dei tavoli vicino al nostro c’era proprio Celentano. Volevo alzarmi per andare a salutarlo e farmi fare un autografo, ma Elisabeth mi gelò: “Che fai? Non puoi andare a disturbarlo, sta mangiando, non è educato fare così”. Io a malincuore mi convinsi e continuai la cena come se niente fosse quando all’improvviso alzai lo sguardo e vidi che Celentano era venuto al mio tavolo e mi disse: «Scusi Prohaska, sono un tifoso dell’Inter, mi farebbe un autografo per favore?”. Fantastico, no?"
(Gazzetta dello Sport)
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