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Protocollo, manca ok del Governo. CorSera: “Non è escluso che i club delle zone più colpite…”

Matteo Pifferi

A riportarlo è il Corriere della Sera

"Se davvero il calcio tornerà alla vita, non lo farà tutto insieme. Il 4 maggio, data cerchiata in rosso dal governo, dovrebbero ricominciare ad allenarsi soltanto i giocatori di serie A". Apre così l'articolo del Corriere della Sera in merito all'idea di ripartenza della FIGC, accolta dalla commissione medica che ha stilato il protocolloper la ripartenza. Per il momento si è parlato solamente di allenamenti e si affronterà poi il capitolo stadi per gradi. L'obiettivo, infatti, è garantire la massima sicurezza: per questo motivo, i giocatori (compresi staff, medici, fisioterapisti, massaggiatori e magazzinieri) saranno isolati per tre settimane, senza avere contatti con il mondo esterno. Ci saranno poi screening di 3/4 giorni, test molecolari e sierologici, prelievi del sangue e una visita clinica.

PROGETTO - "Il progetto è arrivare alla completa negativizzazione del gruppo squadra in modo da poter procedere agli allenamenti di gruppo. Centri sportivi e alberghi (per chi sarà costretto ad affittarne uno) dovranno essere sanificati tutti i giorni", spiega il CorSera che aggiunge come i tamponi verranno esaminati da strutture accreditate presso il Governo, sebbene ci sia la speranza che, tra 15 giorni, ci possa essere un sierologico che possa sostituire il tampone. Il protocollo sarà esaminato dal Ministro della Salute Speranza: in caso di ok del Governo, si passerà alla fase 2, che riguarda gli stadi, gli spostamenti, le partite. "Non è escluso che i club delle zone più colpite siano costrette a giocare in campo neutro. Ma con le porte chiuse il disagio sarebbe minimo", spiega il quotidiano.