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QN delinea il futuro nerazzurro nel breve-medio periodo: «Poco o nulla cambierà rispetto a quanto già stabilito da settimane, nella peggiore delle ipotesi ci sarà una dilatazione di tempi della chiusura dell’operazione, dal 31 luglio a metà agosto. Poi il multimilionario asiatico rileverà circa il 70% del club nerazzurro in cambio di 300 milioni di euro (più altri 60 come “premio di maggioranza”) e si accollerà una parte del debito societario con le banche. In questi giorni resta da sciogliere pure il nodo della “governance“ futura, su cui ci si è scontrati nei giorni scorsi. Pare che Thohir abbia promesso all’attuale numero uno di corso Vittorio Emanuele la conferma nel ruolo di presidente, anche perché dopo 18 anni e mezzo Massimo Moratti resta comunque un punto di riferimento agli occhi dei tifosi. Ma il tycoon indonesiano ha rassicurato il patron garantendo che anche il figlio Angelomario potrà avere un incarico importante e non da comprimario. Verità? Parole di circostanza solo per ammorbidire l’interlocutore? Si potrà dirlo solo quando saranno ufficializzate le cifre della trattativa. Anche perché in quell’occasione si dovrebbero avere chiare anche le idee su progetti e investimenti a breve e lungo termine: se Thohir dovesse insediarsi entro Ferragosto proverà a definire un paio di affari in entrata, ovvero Nainggolan e Lavezzi (investimento di circa 30 milioni), anche con l’aiuto di Leonardo cui dovrebbe essere affidato l’incarico di direttore generale. Ma in futuro si potrebbe realizzare il sogno che farebbe felice un’intera tifoseria: ovvero il ritorno di Mourinho. Non subito ma entro tre anni. E con don Josè si rivedrebbe Lele Oriali».
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